NOVE MESTO – Affrontare il post gara quando il risultato non è quello desiderato e ben lontano anche dalle peggiori aspettative, è una capacità che si acquisisce con la maturità e gli anni di carriera alle spalle. E questi certo non mancano a Dorothea Wierer che a Nove Mesto torna ad affrontare una competizione iridata dopo il Mondiale Jr che e aveva regalato ben 3 medaglie individuali e dopo 11 Mondiali senior in carriera. Il primo pensiero per l’altoatesina va per il compagno di squadra Didier Bionaz che è stato protagonista di una prima frazione difficile che ha irrimediabilmente compromesso le chance dell’Italia.
«Mi dispiace tanto per Dido che ha avuto addosso tanta pressione, non è facile perché devi sempre rimanere concentrato o quel poligono non perdona, bisogna lavorare veramente colpo per colpo. È capitato a tutti credo di fare una gara in cui non si è al 100%. Ad ogni modo hanno ancora dieci anni di Mondiali davanti a loro quindi c’è di peggio»
Entrata in pista a risultato già di fatto pregiudicato, la frazione dell’atleta delle Fiamme Gialle è stata di fatto un test in vista della sprint di venerdì per capire qual è la sua condizione e anche com’è la pista, su cui oggi pomeriggio la pioggia è scesa copiosa.
«Ovviamente ho cercato di concentrarmi come se fosse una sprint, però comunque è stata veramente dura perché sulla pista ogni tanto c’era neve veramente molle, si sprofondava tantissimo anche con i bastoncini e addirittura in alcuni punti c’erano dei buchi dove sembrava quasi che il bastone potesse staccarsi, quindi non il massimo. Speriamo che in vista della sprint decidano di salare la pista»