Biathlon | 06 febbraio 2024, 18:10

Biathlon - Didier Bionaz: "Sono tranquillo e sicuro di me. Mi piacerebbe trovare la top 10 che ancora mi manca"

photo credits - Federico Angelini

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NOVE MESTO - Ci sono delle località di gara a cui gli atleti sono legati più di altri: vuoi per la pista di casa, vuoi perché è un posto particolarmente gradito tecnicamente e dove si sono ottenuti bei risultati, vuoi perché è il posto dove si è tenuto il proprio debutto. E ci sono tanti motivi per cui Nove Mesto è una meta speciale per diversi atleti azzurri. Tra di loro anche Didier Bionaz, che nel 2020 in Repubblica Ceca ha mosso insieme al compagno di squadra e amico fraterno Tommaso Giacomel i primi passi in Coppa del Mondo. Oggi, tre anni dopo, i due sono tra le punte di diamante della squadra maschile italiana, e domani apriranno la Staffetta Mista dei Mondiali. Il valdostano del C.S. Esercito ha raccontato come vive l’avvicinamento a questo appuntamento ai microfoni di Fondo Italia che lo hanno incontrato nella Vysocina Arena.

 

Didier come stai e come arrivi a questo mondiale?

«Sto bene, abbiamo lavorato bene la scorsa settimana ad Anterselva per cercare di arrivare qui in buona condizione. Domani si parte subito con la staffetta mista che è una gara in cui abbiamo delle belle possibilità, cercheremo di fare del nostro meglio e alla fine si vedrà il risultato della gara.»

Sarai l’italiano che aprirà il mondiale come nel 2021, quanto è cambiato Didier in questi tre anni?

«È cambiato molto, adesso riesco a viverla molto meglio. Ricordo l’attesa di quel mondiale, sicuramente ero molto più agitato e sentivo la pressione addosso. Oggi invece arrivo qui e nonostante i risultati siano buoni e sappiamo che ci sono buone possibilità di far bene sono più tranquillo, un po’ più sicuro di me stesso poi comunque i risultati della stagione danno anche una mano.»

Quali sono i tuoi obiettivi personale?

«Sempre lo stesso da inizio stagione: mi piacerebbe confermarmi sul mio livello e poi cercare questa top 10 che è mancata fino ad ora. Non sarà facile anche per via delle condizioni meteo, bisogna vedere com’è la pista visto che io soffro un po’ le nevi morbide però affronterò giorno per giorno quello che si presenta e andiamo avanti»

È previsto molto pubblico e quindi domani sarà particolare anche dal punto di vista emozionale.

«Sì sarà una partenza con i fuochi d’artificio se così si può dire, perché ci sarà tantissimo pubblico. Qui lo stadio è sempre gremito, il pubblico ti spinge e fa gran casino, e sinceramente non vedo l’ora davvero!»

Una località a cui sei legato visto che è qui che hai esordito.

«Sì anche se allora era un po’ diverso, quando siamo venuti qui non c’era nessuno, era appena esploso il Covid. Tutti prima ci avevano detto che esordire qui sarebbe stato il posto migliore perché c’è sempre un sacco di gente, dà sempre tante emozioni e poi siamo arrivati qui e non c’era nessuno. E poi mi ricordo la nevaccia. Comunque la pista la conosciamo bene, piuttosto impegnativa e bisogna gestirla bene ma è sempre bello ed emozionante e non vediamo l’ora di iniziare»

Giorgio Capodaglio, Federica Trozzi