Se qualcuno lo dava per finito, ora dovrà ripensarci. O almeno rivedere leggermente le prospettive. Perché Petter Northug, all’età di 38 anni, non ha certo voglia di arrendersi. Capace durante la sua carriera di fare la storia dello sci di fondo, il norvegese si era ritirato ufficialmente dal mondo dell’agonismo nel 2017, lasciando il suo posto in eredità a Johannes Høsflot Klæbo, che da lì in avanti avrebbe spadroneggiato per tutti gli anni a venire. Ora però, dalla Coppa di Norvegia, Northug manda segnali di rinascita, che dipingono l’immagine di un lottatore mai finito.
Nella 20 km con partenza individuale andata oggi in scena a Nes Skianlegg, nel sud della Norvegia, Petter è stato capace di chiudere al 2° posto. Un risultato eccezionale se si considera che contro di lui gareggiavano atleti di tutto rispetto, che in stagione hanno collezionato piazzamenti sul podio in Coppa del Mondo. La vittoria è andata a David Thorvik, giovane emergente classe 2000, ma il primo alle sue spalle è stato proprio Petter Northug, in ritardo di 26 secondi rispetto al vincitore di giornata. Battuto quindi Henrik Dønnestad (4°), specialista della tecnica classica, con un palmarès che in questa stagione conta 2 secondi posti in Coppa del Mondo, entrambi arrivati proprio in questo format di gara. Lo stesso che poi ai microfoni di TV2 ha ammesso: "Devo dire che quello che ha fatto Petter è piuttosto importante". Alle spalle di Northug anche Haavard Moseby (14°), il 3° classificato della 10 in skating di Gällivare Iver Tildheim Andersen (21°) e altri nomi noti come ad esempio Sindre Bjoernstad Skar, lui più specialista delle sprint.
La domanda a questo punto sorge spontanea: è tornato Petter Northug? Alla luce del risultato di oggi occorre mettere le mani avanti. Sicuramente si tratta di un exploit importante che segna forse il punto più alto in termini di risultati di Northug dal suo ritiro fino a oggi. Tuttavia, una sola gara non può dare risposte esaustive, anche perché nella 10 a skating andata in scena ieri e vinta da Andersen, il risultato era stato decisamente diverso, con un 35° posto a 1 minuto e 14. Occorre quindi aspettare per vedere se il norvegese continuerà a provarci oppure se quello di Nes è stato solo un acuto volto a rinfrescare nella memoria di tutti l’immagine di Petter Northug. Il prossimo 22 febbraio a Beitostølen scattano i Campionati Norvegesi, con una 10 in classico, una sprint in classico e uno skiathlon sulla distanza di 20 km. L’attesa è tutta per vedere se anche Northug ci sarà.
Intanto, l'allenatore della squadra norvegese Eirik Myhr Nossum, intervistato da VG, apre a un possibile (seppur difficile) ritorno di Northug all'interno della squadra norvegese: "Sono molto impressionato, evidentemente sarà importante sia per le 50 km di Coppa del Mondo di Holmenkollen a marzo (sarà in tecnica classica, ndr), ma anche per il Mondiale di Trondheim del prossimo anno. Lo stesso Northug, non esclude la possibilità di provare a prendersi un posto in squadra per Trondheim 2025: "C'è una piccola possibilità, ovviamente. E' importante avere sogni".
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