Ad inizio anno ha sorpreso un po' tutti la notizia che Tilda Johansson ha affidato al proprio account Instagram: quella, cioè, che avrebbe messo in pausa il biathlon a tempo indeterminato, a causa di una battaglia fin troppo lunga ed estenuante con risultati e motivazione.
Oggi, intervistata da SVT, la 24enne, racconta la sua vita fuori dall'agonismo, in cui sta cercando di ritrovare quella serenità che aveva perso rincorrendo qualcosa che, almeno per lei, non forniva più i giusti stimoli.
«Penso di sentirmi molto meglio ora e sento davvero un senso di sollievo nel mio corpo. Allo stesso tempo, sono state settimane molto difficili perché amo ancora il biathlon e voglio tornare, ma in questo momento non funziona, ci deve essere un cambiamento per me per tornare»
Alla tv pubblica svedese ha poi raccontato che il punto di svolta, quando cioè ha capito che era arrivato il momento di prendere una decisione drastica è stato proprio in Italia, durante una gara di IBU Cup in Val Martello ad inizio anno. Durante il volo verso l'Italia, infatti, Johansson ha sentito che c’era qualcosa non andava.
«Ho pensato: "Non voglio più farlo"»
Era quasi pronta a tornare indietro già all'aeroporto, ma ha scelto di comunque partecipare alla Short Individual in programma, dopodiché ha deciso di correre anche la sprint, ma di tornare a casa indipendentemente dal risultato di quella gara.
Nonostante questa pausa dal biathlon “giocato”, la svedese non si è staccata completamente dalla disciplina: ora in effetti lavora presso il club di biathlon di Sollefteå, lavoro a cui si dedica con piacere. Ha aperto a un possibile ritorno, ma deve avvenire alle sue condizioni.
«La mia speranza è quella di tornare, assolutamente, ma mi sembra difficile che in questa stagione io possa gareggiare a livello internazionale. Potrei partecipare a una gara nazionale, per esempio ai campionati svedesi. Ma ciò che serve è che io rimanga fuori e possa decidere per me ogni prossimo passo»