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Sci di fondo – Nathalie Santer e il fascino della Dobbiaco-Cortina: “Un percorso stupendo che ha fatto innamorare tanti appassionati”

Quella appena iniziata è la settimana che porterà a una delle competizioni più amate dagli appassionati, la Granfondo Dobbiaco-Cortina. Una competizione che rappresenta qualcosa di speciale per l’ex biatleta Nathalie Santer, oggi membro dell’Executive Board dell’IBU, in quanto suo papà Herbert è stato uno degli ideatori di questa gara, che vede ogni tanto al via appassionati provenienti da tutto il mondo.
Per anni, Nathalie Santer è stata direttrice di gara, oltre che membro attivo del Comitato Organizzatore, ma oggi sta cercando di passare il testimone a chi ne sta prendendo il posto, in quanto l’ex biatleta si sta concentrando pienamente al suo nuovo ruolo nell’IBU.
Ovviamente, però, quando le abbiamo chiesto di parlarci della Dobbiaco-Cortina, che si svolgerà sabato 3 e domenica 4 febbraio, il suo sguardo si è illuminato. L’ex biatleta, che ha preso parte a questa gara in diverse occasioni, ha quindi presentato l’evento, partendo da una novità: quest’anno la competizione non si chiuderà a Cortina, bensì a Fiames. «La gara partirà sempre dall’aeroporto militare di Dobbiaco, dove è stata battuta la neve già da diverse settimane. Si torna quindi alla partenza originale, dopo che lo scorso anno, a causa dell’assenza di neve, si è partiti dal punto panoramico delle Tre Cime. Quest’anno sarà nuovamente la Dobbiaco-Cortina  tradizione, perché sono stati innevati i famosi tunnel, che l’anno scorso non erano presenti. Siamo particolarmente felici, perché si tratta del tracciato originale che segue la vecchia ferrovia. Inoltre si evita una discesa che si è dimostrata un po’ pericolosa per i fondisti meno esperti. Purtroppo, però, per quanto riguarda l’arrivo, siamo stati costretti ad anticiparlo a Fiames, perché purtroppo non vi era abbastanza neve per coprire gli ultimi chilometri fino a Cortina. Ci abbiamo provato fino alla fine, ma le temperature non hanno aiutato. Non è la prima volta che la gara si chiude a Fiames per assenza di neve. Ciò però non peserà sulla bellezza della gara e sulla sua buona riuscita».
Insomma partenza in zona Aeroporto, nella piana di Dobbiaco. Gli atleti, quindi passeranno per la Nordic Arena di Dobbiaco, il lago di Dobbiaco, la Val di Landro con lago e punto panoramico Tre Cime, Carbonin e l’ultima, dolce salita a Cimabanche. A quel punto si entrerà nelle terre alte di Cortina d’Ampezzo verso Ospitale e poi si rinnova l’emozione di percorrere il ponte e i due tunnel illuminati scavati nella roccia, da lì ancora un ultimo sforzo per arrivare al traguardo di Fiames.
Secondo Nathalie Santer è proprio la bellezza del territorio e del panorama attorno a fare della Dobbiaco-Cortina una delle competizioni più amate, anche nel Nord Europa. «Io trovo che la Dobbiaco-Cortina sia una delle gare più belle che abbiamo – ha sottolineato l’ex biatleta – perché il percorso è stupendo. Ovviamente è una competizione che ha grande tradizione, ma dopo che venne inserita nel calendario del Tour de Ski, vi è stato un aumento di interesse. In quel’occasione, soprattutto gli scandinavi, si sono innamorati di quel percorso che avevano visto in tv, i passaggi nei tunnel, le tre cime, qualcosa di spettacolare. Inoltre, il percorso originale non è nemmeno così complicato, perché si sale per 15 km, per poi scendere, ma è tutto sciabile e senza discese pericolose. Non so quante gare possono vantare il fascino, di un panorama del genere e dei passaggi nei tunnel della vecchia ferrovia, che sono unici».

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