La mattina ha l’oro in bocca. E la Valtellina dello sci di fondo quest’oggi si è svegliata con la sensazionale notizia che il suo giovane talentino Federico Pozzi si è laureato campione olimpico giovanile nella gara Sprint in tecnica libera degli YOG di Gangwon.
Una emozione incredibile per lo stesso 17enne figlio d’arte della Valdisotto, così come certamente per il padre Maurizio ex olimpionico sempre di sci di fondo degli anni ’90, presente sul campo dell’Alpensia Biathlon Center di Gangwon.
Solo loro guardandosi negli occhi sapendo i reciproci sacrifici fatti per arrivare su quel gradino più alto del podio, conoscono il vero valore di quel metallo, duro come il carattere da sportivo del giovane Pozzi e luccicante come si spera sarà la sua carriera da atleta.
Inno di Mameli che a distanza ha riecheggiato in mattinata anche nel bar livignasco gestito da mamma Stefy la quale al fianco delle figlie e maestre di sci Carolina e Romina, ha festeggiato questo primo grande risultato del loro Fede, il piccolo di famiglia. Un DNA quello di Federico Pozzi che non poteva che essere cristallino, visto la carriera del padre arrivato in azzurro sino ai Giochi Olimpici di Nagano ‘98 ed anche della madre Stefania discesista rivale di Deborah Compagnoni sino alla lunga lista di infortuni al ginocchio che le ha stoppato anzi tempo l’attività. Bollettino ortopedico che ha segnato purtroppo anche il ruolino di marcia delle due sorelle più grandi, Romina e Carolina, promesse dello sci alpino dello Sci Club Bormio ma poi passate con le ginocchia incerottate alla professione di maestre di sci.
E ci ha visto lungo all’epoca papà Maurizio a dirottare il maschietto di casa sugli sci stretti dello sci di fondo, disciplina che sino ad ora dallo Skiri Trophy ai Campionati Italiani passando anche dai circuito internazionali, ha visto premiare la bontà tecnica di Federico arruolato in primavera nelle Fiamme Oro.
Medaglia d’argento nel gennaio 2023 nella sprint in tecnica classica degli EYOF di Sappada, Federico Pozzi dalle doti poliedriche e per questo motivo da non catalogare nella categoria di sprinter puro, domani potrebbe avere un’altra chance di fare bene anche nella 7,5 km in classico. A ribadirlo ma a voce bassa e solamente perché raggiunto in intervista dai nostri microfoni, è stato il padre ed allenatore Maurizio, conosciuto nell’ambiente per il suo carattere schivo, insomma un papà presente visto anche il suo ruolo di tecnico ma un padre non di certo ingombrante . “Si oggi è stata una grande emozione Fede è stato bravo e questo risultato che va attribuito anche al suo ex allenatore dello Sci Club Alta Valtellina Tito Romani -skiman storico di Manuela Di Centa, ndr- va interpretato correlato all’età. Restiamo con i piedi per terra e guardiamo fiduciosi alla 7,5 km di domani, dove noi italiani a partire dai compagni di squadra Niccolò Giovanni Bianchi e Marco Pinzani, possiamo fare bene considerando che la con la concorrenza straniera in questo format è ancora più temibile, con gli scandinavi e gli americani agguerriti più che mai. Come sono le condizioni generali della pista e della neve? Buone, qui le temperature al mattino si aggirano sui 13 gradi sotto zero ma poi con il sole tutto migliora ed è un freddo meno pungente di quello trovato sulle nostre Alpi. Le piste sono quelle da Coppa del mondo, ben preparate e molto larghe.”
Ricordiamo che alle 2.30 ora italiana di questa notte, saranno le ragazze a scendere per prime in pista. L’Italia schiera Marie Schwitzer, Stella Giacomelli e Vanessa Cagnati. Alle ore 5.00 lo start della gara maschile.