È ancora una volta la Slovenia a conquistare la medaglia d’oro nei Mondiali di Volo con gli Sci, andati in scena in questa stagione sul trampolino Kulm HS235 di Bad Mitterndorf, Austria.
Il quartetto composto da Lovro Kos, Peter Prevc, Domen Prevc e Timi Zajc ha preso il comando della gara al termine della terza rotazione della prima serie, quando Domen Prevc realizza un salto da 232 metri e fa il vuoto rispetto a Jan Hoerl e Stephan Leyhe, più sfortunati con il vento alle spalle.
Al termine della prima rotazione (che ha visto l’eliminazione degli Stati Uniti) la prima posizione sembrava già in ghiaccio per i campioni in carica, ma il secondo salto di Lovro Kos, in prima rotazione, si rivela essere più complicato del previsto e, dopo l’ottima esecuzione di Hayboeck da 224.5 metri, la gara sembrava potersi riaprire. Tuttavia, nelle successive due rotazioni della seconda serie, ci hanno pensayo i fratelli Prevc a ristabilire le distanze con gli inseguitori. In particolare, Domen tira fuori dal cilindro un salto da 194 metri con volo radente nonostante quasi un metro e mezzo al secondo di vento alle spalle, quando Hoerl e Leyhe, a parità di condizioni, non sono riusciti a spingersi oltre i 177 e 164.5 metri.
Nell’ultima rotazione, Zajc si limita ad eseguire il più proverbiale dei “compitini”, portando in dote a sé stesso ed ai suoi compagni di squadra la vittoria, che ieri ha visto venirgli meno nella gara individuale. Da rimarcare come Peter Prevc, affermato veterano della squadra nonché titolare di diversi primati nel Volo con gli sci (tra i quali il record proprio del trampolino di Bad Mitterndorf che perdura dall’edizione dei Mondiali 2016, che vinse), risulti un “talismano” per il quartetto sloveno. Infatti, in tutte le prove a squadre di genere a 4 componenti vinte dalla Slovenia, il più grande della blasonata famiglia Prevc è stato sempre presente. Con oggi, i successi nei team event salgono a 14.
L’Austria padrona di casa torna sul podio della gara a squadre dei Mondiali di Volo dopo 8 anni e 4 edizioni (l’ultima volta è risalente all’edizione 2016, anch’essa in casa) con Michael Hayboeck e (neanche a dirlo) Stefan Kraft come migliori interpreti. Completa il podio in terza posizione la Germania, guidata da degli ottimi Andreas Wellinger e Karl Geiger, a cui mancano i punti di Stephan Leyhe per riconfermare la medaglia d’argento ottenuta nelle ultime due edizioni.
Ai piedi del podio la Norvegia, che non centra nessuna delle medaglie in palio dopo 12 anni, dall’edizione 2012 di Vikersund, difendendosi per 9 punti dalla rimonta del Giappone guidato da Ryoyu Kobayashi, autore del salto più lungo della giornata da 233.5 metri nella prima serie.
Per la verità, a metà gara, in quinta posizione si attestava il quartetto della Polonia, ma la squalifica di Alexander Zniszczol nella seconda serie per tuta irregolare la fa scivolare all’ottavo posto.
L’Italia non ha preso il via alla prova odierna poiché, dopo la rinuncia dell’ultimo minuto di Francesco Cecon, erano stati convocati per questo fine settimana solo tre atleti.
CLASSIFICA COMPLETA
1) Slovenia (L. Kos / P. Prevc / D. Prevc / T. Zajc) 1615.4 pt
2) Austria (M. Hayboeck / M. Fettner / J. Hoerl / S. Kraft) 1588.9 pt
3) Germania (P. Paschke / K. Geiger / S. Leyhe / A. Wellinger) 1549.9 pt
4) Norvegia (R. Pedersen / D. A. Tande / M. Lindvik / J. A. Forfang) 1502.9 pt
5) Giappone (R. Nikaido / N: Nakamura / J. Kobayashi / R. Kobayashi) 1493.0 pt
6) Svizzera (S. Hauswirth / S. Ammann / R. Imhof / G. Deschwanden) 1389.3 pt
7) Finlandia (E. Nousiainen / K. Valto / A. Aalto / N. Kytosaho) 1300.4 pt
8) Polonia (A. Zniszczol / K. Stoch / D. Kubacki / P. Zyla) 1279.1 pt
9) Stati Uniti d’America (E. Belshaw / K. Bickner / D. Dean / T. Frantz) 647.2 pt
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