Vanno avanti gli Europei di biathlon a Brezno-Osrblie, in terra slovacca, dove ieri il pubblico ha potuto festeggiare un ritorno in pista molto atteso. Nella sprint vinta da Ida Lien su Maren Kirkeeide e Khrystyna Dmytrenko, infatti, c’era un’ospite d’eccezione. Sicuramente più indietro nella classifica finale, ma non per questo esente dalle celebrazioni del pubblico accorso in gran numero ad assistere all’appuntamento europeo. Anastasia Kuzmina, biatleta ormai 39enne, è tornata infatti a calcare la pista munita di carabina, riportando la mente ai suoi numerosi successi.
Nata in Russia e sorella dell’ex biatleta Anton Shipulin, Kuzmina sceglie di gareggiare per la Slovacchia – nazione del marito Daniel Kuzmin – dopo aver ottenuto la cittadinanza. Con la bandiera slovacca, si laurea tre volte campionessa olimpica (tra Vancouver, Sochi e Pyeongchang) e nel corso della sua carriera raccoglie anche un oro mondiale, oltre ad aver vinto 3 coppe di specialità (2 sprint e 1 pursuit). Da qualche mese, la sua voglia di tornare a gareggiare – puntando proprio agli europei di Brezno-Orsblie – ha spinto la slovacca a rimettersi in gioco. E proprio nella sprint di ieri è arrivato il suo tanto atteso ri-esordio, culminato in una 59ª piazza che è valsa un posto nell’inseguimento odierno.
Nel weekend precedente agli Europei, Kuzmina si era presentata al via della tappa di FESA Cup a Jakuszyce, nella 10 km a skating vinta da Martina Bellini, chiudendo al 19° posto. Intervistata dopo la sprint europea dal canale slovacco RTVS, Kuzmina ha raccontato la gioia di tornare a correre in una competizione ufficiale dopo 5 anni dal suo ritiro arrivato a Oslo nel 2019: “Ci sono così tanti sentimenti dentro di me che non so nemmeno da dove cominciare. Non riesco a descriverlo a parole. Voglio ringraziare le persone per il loro supporto lungo il percorso. Hanno creato un’atmosfera pazzesca. Dopo questa lunga pausa, è stata dura fisicamente. In salita le mie gambe non mi ascoltavano e mi facevano male”. Proseguendo, Kuzmina fa il punto sugli aspetti che inevitabilmente saranno da migliorare: “Ci sono stati degli errori sul poligono di tiro. Volevo dare al pubblico una ‘Nastja’ diversa, ma devo imparare di nuovo ad avere più fiducia davanti al poligono. Questa è una nuova sfida per me. Era la mia prima gara della stagione. Voglio che questo sia un trampolino di lancio”. Un trampolino di lancio che parte da Brezno e che potrebbe arrivare fino a Nove Mesto. Perché non è da escludere che in caso di buone sensazioni alla conclusione della rassegna slovacca, Kuzmina possa pensare di presentarsi al via dei Mondiali in programma dal 7 al 18 febbraio in Repubblica Ceca. Intanto, nell’inseguimento di oggi Kuzmina partirà con il pettorale 59 con un solo obiettivo: scalare posizioni e provare a ritrovare il giusto feeling, che ricordi almeno vagamente quello dei tempi migliori.
Biathlon – La favola di Kuzmina, la campionessa olimpica tornata a gareggiare dopo 5 anni: “Voglio che sia un trampolino di lancio”

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