Con in mente ancora la staffetta di Oberhof, capace di consegnare all’Italia maschile un 2° e un 4° posto, è già la volta di rivolgere l’attenzione a un nuovo appuntamento. Si riparte con un’altra staffetta, la 4×5 km mista di Goms (SUI), con due frazioni al femminile e due al maschile, in un format un po’ discusso in quanto non presente né ai Mondiali né alle Olimpiadi.
In una gara caratterizzata dal “turnover” nella maggioranza delle squadre, la Svezia è vincitrice in tutto per tutto. Primo posto per Svezia 1 (Poromaa, Karlsson, Burman, Svahn), davanti a Svezia 2 (Haeggstroem, Andersson, Anger, Dahlqvist). A fare la differenza, oltre a una sontuosa frazione di Frida Karlsson è l’ultima frazione dominante di Linn Svahn. La svedese prende il largo nell’ultima parte del tracciato e arriva in solitaria al traguardo. Dietro di lei Maja Dahlqvist batte in volata Tiril Udnes Weng: il terzo posto va a Norvegia 1, che al maschile fa vedere di averne di più anche senza i super big, ma paga nelle frazioni al femminile. Quarto posto poi per Finlandia 1 (Vuorinen, K. Niskanen, Hyvarinen, Parmakoski), mentre a chiudere la top 5 tutta scandinava è Norvegia 2 (Stenshagen, Fosnaes, Jenssen, Melling).
Più indietro Italia 1 (Pellegrino, Ganz, Barp. Franchi) che, supportata da materiali non eccezionali, patisce il tracciato impervio e concede un distacco pesante fin dalla prima frazione, chiudendo 10ª a 2 minuti e 4 secondi dalla Svezia. Italia 2 (Mocellini, Di Centa, Graz, Monsorno) è invece 14ª a oltre 5 minuti.
Non una giornata felice per la Germania, al via senza Friedrich Moch, Victoria Carl e Katharina Hennig. La prima squadra tedesca (Boegl, Sauerbrey, Stoelben, Gimmler) chiude infatti 8ª, mentre è squalificata la Germania 2 (Brugger, Lohmann, Sossau, Rydzek). Pesa il doppio richiamo ai danni della seconda frazionista Lisa Lohmann, colpevole di violazione della tecnica.
Staffetta mista che non sorride neanche agli Stati Uniti (Ogden, Bianco, Schumacher, Smith), che non concludono la gara. In una formazione orfana di Jessie Diggins e Rosie Brennan – preservate per le altre gare di Goms – la scelta è quella di abbandonare la gara alla fine della seconda frazione.
Guardando la gara nell’insieme, si evidenzia un tracciato in condizioni difficili, che a differenza di quanto visto a Oberhof favorisce l’accumulo di distacchi più ampi. Tra i quartetti schierati dalle 19 nazioni al via l’obiettivo è preservare le energie in vista della sprint di domani e si contano tante assenze di rilievo, con possibilità per le seconde linee. Non presenti infatti nella Norvegia tutti i primi 4 della classifica generale (Harald Ø. Amundsen, Erik Valnes, Pål Golberg e Johannes H. Klæbo), così come atleti del calibro di Friedrich Moch e Calle Halfvarsson. Al femminile non schierate Jessie Diggins, Rosie Brennan, Victoria Carl, Jonna Sundling e Heidi Weng (salta l’intero weekend).
CLASSIFICA FINALE DELLA TOP 10
1) SVEZIA 1 (Poromaa, Karlsson, Burman, Svahn) 49:43.1
2) SVEZIA 2 (Haeggstroem, Andersson, Anger, Dahlqvist) +8
3) NORVEGIA 1 (Nyenget, Bergane, Krüger, T. U. Weng) +9
4) FINLANDIA 1 (Vuorinen, K. Niskanen, Hyvarinen, Parmakoski) +34
5) NORVEGIA 2 (Stenshagen, Fosnaes, Jenssen, Melling) +35
6) SVIZZERA 1 (C. Faehndrich, Weber, Klee, N. Faehndrich) +1:32
7) SVIZZERA 2 (Baumann, Kaelin, Grond, Meier) +1:37
8) GERMANIA 1 (Boegl, Sauerbrey, Stoelben, Gimmler) +2:00
9) FINLANDIA 2 (Vuorela, Matintalo, Ruuskanen, Joensuu) +2:04
10) ITALIA 1 (Pellegrino, Ganz, Barp, Franchi) +2:04
14) ITALIA 2 (Mocellini, Di Centa, Graz, Monsorno) +5:21