A trentacinque anni è ancora sul podio della Coppa del Mondo di sci di fondo. Dopo la vittoria ottenuta a Dobbiaco, che sapeva di ultimo podio nel massimo circuito, Dietmar Nöckler non ha smesso di stupire, presentandosi al lancio della staffetta azzurra che domenica a Oberhof è salita sul podio in Coppa del Mondo.
Sempre presenti, lui ad aprire e Federico Pellegrino a chiudere, nelle uniche tre staffette azzurre capaci di salire sul podio in Coppa del Mondo nell'ultimo decennio: Nove Mesto 2016, quando con Nöckler e Pellegrino, vi erano De Fabiani e Clara; Dobbiaco 2023, dove c'era ancora De Fabiani in seconda ma Daprà in terza. A Oberhof, invece, era assente De Fabiani, così con Daprà vi era Barp. Insomma una bella soddisfazione per Nöckler, salito così sul podio in Coppa del Mondo per la settima volta nella sua carriera.
«È stata una grande giornata per la squadra italiana e per entrambe le staffette - ha affermato l'azzurro delle Fiamme Oro a Fondo Italia, tornato a casa da Oberhof insieme a Chiocchetti e Salvadori, giunti quarti con l'altra staffetta azzurra, dal momento che non prenderà parte alla tappa di Goms - ciò dimostra che sono tanti gli atleti che possono essere schierati in una gara cosi e questo é un ottimo segnale. È sempre una grandissima emozione tornare sul podio, sopratutto alla mia età. Oggi é stata una giornata fantastica che ripaga tutto l'impegno che viene messo giornalmente da atleti e sopratutto da tutto lo staff azzurro, dai tecnici ai fisioterapisti, gli skiman e tutto il team Italia».
Un atleta appassionato, che dopo il Tour de Ski, chiuso con la sfortunata caduta nel finale della mass start, aveva preso parte alla Pustertaler la settimana successiva, prima di recarsi a Oberhof. Sempre in movimento, Nöckler, che vuole raccogliere il più possibile dagli ultimi anni della sua carriera, sempre guidato dal suo amore per lo sci di fondo.