Biathlon | 21 gennaio 2024, 15:10

Biathlon - Lukas Hofer: "Oggi la stanchezza si è fatta sentire, ma weekend in crescita"

photo credits - Dmytro Yevenko

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ANTERSELVA – In una gara difficile per tutta la squadra azzurra, Lukas Hofer è stato oggi il primo degli azzurri. Sulla sua gara pesano i tre giorni di gare consecutive in quota, che come per tanti altri atleti si sono fatti sentire al poligono. Sul finale il carabiniere altoatesino ha perso la volata con Samuelsson e po’ forse questa cosa lo ha leggermente infastidito visto che lo svedese è suo compagno di allenamento da diverse estati.

A Fondo Italia, però, dà ironicamente la sua versione dei fatti sul giro finale. «Non l’ho persa, l’ho quasi vinta. Ero un bel po’ dietro rispetto a lui, perché ho fatto due giri di penalità dopo l’ultimo poligono, mentre lui era appena uscito. In effetti ho provato a chiudere ma era veramente dura oggi, le energie erano davvero al limite dopo tre settimane di gare»

Nell’ultimo poligono, purtroppo, in cui il 34enne si trovava in una buonissima posizione d’accatto, due errori lo hanno fatto sprofondare in classifica.

«Dispiace ma non erano proprio buttati perché avevo un tremore nelle gambe pazzesco, ho provato a fare anche due piegamenti ma non riuscivo più a tenerle dritte e tranquille. Diciamo che ho limitato gli errori»

Nel complesso, un giudizio positivo su questo weekend di gare in casa che ben fa sperare per le gare dei Campionati Mondiali ormai imminenti.

«Oggi sono riuscito a cancellare l’individuale, dove la parte del tiro è andato proprio storta mentre tutto il resto, la forma fisica, secondo me c’era. La stanchezza naturalmente oggi si è fatta sentire, però un weekend nettamente in crescita. Adesso sono curioso di vedere come andrà a livello di preparazione fisica verso i Mondiali perché da quel che so Johannes Lukas aveva programmato la nostra preparazione fino ai Mondiali per cui sono curioso di vedere se vale anche per me. Ormai non si può più fare niente di particolare, adesso recupererò qualche giorno e poi si farà qualche lavoro di base con il resto della squadra e poi si parte. O c’è la forma adesso o non arriva più, in due settimane non si possono fare miracoli. Devo incontrare Johannes Lukas per un lavoro specifico singolarmente per la prima settimana e poi avremo cinque giorni di raduno con l’Italia prima di partire»

Quali sono ora i programmi di Hofer, che come Dorothea Wierer era presente agli ultimi mondiali che si sono tenuti a Nove Mesto (allora juniores).

«Speriamo di avere una forma svedese, sarei contento anche io. Per il futuro non posso dire di aver fatto già una scelta, guardo un po’ come va quest’anno e poi si vedrà. Al momento ci sono tante opzioni, devo valutare, però deve esserci un senso sennò mi vedrete sulle tribune oppure potrei entrare in volo con le bandiere nell’ultima gara!»

 

Giorgio Capodaglio, Federica Trozzi