Trattiene a stento le lacrime, mentre si appoggia alla ringhiera che delimita la mixed zone e cerca di riprendersi, lasciare andare le proprie emozioni, forse anche ripercorrere mentalmente la propria gara. Tommaso Giacomel è davvero dispiaciuto al termine di una mass start che avrebbe immaginato diversa, soprattutto dopo la prima serie di tiro, quando occupava la terza posizione.
Poi i quattro errori nella seconda serie, con la stessa Wierer, presente al poligono, a dispiacersi per lui.
Nonostante la brutta giornasta, il trentino delle Fiamme Gialle si è ugualmente presentato ai microfoni della RAI e successivamente al resto dei media presenti in mixed zone. Poche parole ma abbastanza eloquenti: «Non ho niente da dire. Purtroppo avevo iniziato bene e ho finito troppo male. Non riesco a spiegarmi cosa sia accaduto nella seconda serie a terra.
Quando non sai cosa succede è ancora più brutto. Sono veramente a pezzi».
Una giornata difficile, arrivata dopo le emozioni positive delle ultime settimane e dalla quale l'azzurro saprà riprendersi subito. Giacomel è un atleta giovane e in uno sport come il biathlon gli alti e bassi sono piuttosto frequenti, anche per campioni già affermati. Il trentino può rinconsolarsi e trarre energia dall'affetto della sua gente, che è venuta in massa dalla sua Imer per sostenerlo, e da tutti quei tifosi italiani che gioiscono e soffrono per lui davanti alla tv. Ora la pausa arriva al momento giusto, quello di staccare. Poi le cose cambieranno.