È stata protagonista di un'ottima qualificazione, conclusa al 17° posto ad un decimo da Skistad, ma in batteria è uscita ai quarti di finale, perdendo tutto tra la discesa e il lungo rettilineo di arrivo. Nicole Monsorno è piuttosto dispiaciuta del 26° posto finale, perché è convinta che avrebbe potuto ottenere di più.
Contattata telefonicamente a Oberhof, anche nella voce la fiemmese delle Fiamme Gialle non nasconde il proprio dispiacere, anche con termini forti. «La parola di oggi è delusione. - ha esordito Monsorno - Finalmente era arrivata una sprint a classico e mi sentivo anche bene. Ho cercato fin dall'inizio di stare nelle migliori posizioni, ma è quello che hanno cercato di fare tutte. Mi sono trovata indietro sull'ultima salita, ho provato a stare esterna per potermi riportare avanti. Ciò ha anche funzionato, è andata abbastanza bene. In cima alla salita ho però preso lo stesso binario della finlandese (Lylynpera), praticamente ci siamo trovate con uno sci a testa sul binario, siamo andate avanti a spallate, finché ho temuto potessimo cadere. A quel punto mi sono tolta mettendomi dietro, ma ho sbagliato, perchè se mi fossi messa nel binario libero vicino, forse non avrei perso tutta la velocità. Ne ho poi pagato le conseguenze sul rettilineo finale, dove un misto di delusione e stanchezza mi hanno frenata. Sono davvero dispiaciuta».
Un vero peccato per la trentina, che quest'anno sta però dimostrando di aver fatto un passo avanti, visto che mai si era qualificata in tre gare consecutive. La sua delusione odierna è un chiaro segnale che mentalmente non si è accontenta ed ha alzato l'asticella, perché sa di valere di più. Forse, magari senza nemmeno accorgersene, il click sta arrivando e siamo convinti che con maggiore convinzione e cattiveria, Monsorno saprà togliersi soddisfazioni. L'importante è reagire nel modo giusto.