Ha fatto il suo esordio stagionale in Coppa del Mondo nella sprint a classico di Oberhof, concludendo al 28° posto dopo essere stato eliminato nella batteria di quarti di finale. Simone Mocellini ha però tutti i motivi per essere soddisfatto della sua prestazione, in particolare del ventiduesimo posto in qualificazione tutt’altro che scontato dopo i tanti problemi avuti a fine autunno, quando si è infortunato alla mano sinistra, dovendo fermarsi.
«Se analizzo le cose in maniera oggettiva, come faccio sempre – ha affermato Mocellini a Fondo Italia – a classico in questo momento mi aspettavo meno rispetto allo skating. Non avendo potuto usare le braccia per un mese, non era scontato andare bene. Già in allenamento, nei giorni scorsi, avevo la sensazione che le braccia si stancassero subito.
Sono contento di aver superato la qualificazione, anche con un discreto tempo. In particolare sono felice di non aver perso tanto da Amundsen e Klæbo nella seconda metà di gara. Nella batteria dei quarti, invece, già sentivo i tricipiti fare male un po’ dappertutto. Sono contento però di constatare che fisicamente sto bene, il motore va e già nella 20 km di Oberwiesenthal avevo avuto dei buoni segnali che a livello aerobico stavo bene. Oggi mi è mancata, come ovvio che fosse, la necessaria forza nelle braccia.
Nella passata stagione, su un rettilineo del genere avrei fatto la differenza, mi sarebbe venuta l’acquolina in bocca solo a guardarlo. Purtroppo quest’anno devo convivere con questa difficoltà. È normale. Sono quindi contento di come è andata, non potevo certo puntare al podio. Questo va bene per il percorso che ho fatto».
La cosa più importante era rompere il ghiaccio: «È stato fondamentale tornare a vivere il clima da gara, confrontarmi anche con tutti i nuovi timing che abbiamo. Inoltre è stato bello ritornare nel gruppo, provare gli sci, riavere il feeling con il mio skiman, la preparazione della vigilia. Sono contento, tutti quanti mi hanno accolto benissimo. È stata una giornata positiva».
Mocellini non ha alcuna critica da fare al tracciato: «Secondo me era una bella sprint, anche se c’era tanto vento nel rettilineo finale, che ha un po’ condizionato la gara. Senza il vento qualcosa sarebbe stato diverso, forse anche Chicco (Pellegrino, ndr) avrebbe superato la batteria dei quarti. A me, sinceramente, come sprint non è dispiaciuta, anche se era abbastanza tosta, perché si doveva sempre spingere».
Il weekend di Mocellini non dovrebbe essersi chiuso con la sprint: «A meno di eventi eccezionali, dovrei fare anche la staffetta. Vedremo in quale posizione, o al lancio o nel finale. Decideranno gli allenatori».
Sci di fondo | 19 gennaio 2024, 19:35
Sci di fondo - Il ritorno di Mocellini: "Sono soddisfatto. In classico non avevo aspettative, ma il motore va"
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