ANTERSELVA - È una Michela Carrara che si sta abituando alla top 30 in Coppa del Mondo quella che si presenta ai microfoni di Fondo Italia al termine della Short Individual di questo pomeriggio. Unico rammarico quelle serie in piedi che fanno da contraltare ad una prestazione sugli sci di altissimo livello, con addirittura una top 5 nel Total Course Time, dietro a nomi del calibro di Lampic, Simon e Tandrevold. Una crescita sugli sci che parte dallo scorso anno, ma che mai come ora mette in condizione la valdostana di potersi giocare un risultato importante ad ogni gara.
«Top 30 non è male, ma speravo in qualcosa di meglio proprio considerando la mia condizione sugli sci» ha commentato «onestamente è un’occasione un po’ buttata perché 5 errori in un’individuale sono proprio tanti, però almeno sugli sci ci sono ed è un buon punto di partenza.»
In questo momento, nonostante il tiro in piedi sia ancora un po’ un tallone d’Achille, partire bene con lo zero a terra aiuta sicuramente ad affrontare al meglio la gara. Inoltre, non manca la consapevolezza che, per la biatleta del C.S. Esercito ogni gara ad oggi, possa essere quella buona per avere un risultato d’alta classifica se tutti i bersagli dovessero chiudersi.
«Sicuramente lo zero iniziale dà subito un bell’aiuto, anche se a Oberhof per esempio ho fatto male a terra e bene in piedi, poi la cosa si è rovesciata, spero di riuscire a mettere le due cose insieme il prima possibile. È importantissimo partire con la consapevolezza che un buon risultato si può fare, cosa che negli anni passati non avevo quindi sono contenta di questo bel passo avanti fatto.»