«Il nome di Stina Nilsson non è più interessante, devono esserci le prestazioni ed è giusto che sia in IBU Cup». Così l'ex allenatore della nazionale svedese di biathlon Wolfgang Pichler aveva bocciato la 30enne, relegata nel secondo circuito internazionale dopo le scarse prestazioni in Coppa del Mondo.
A Nilsson la critica è arrivata. E l'ha ferita, o quantomeno infastidita. Appena i colleghi di SVT Sport le hanno ricordato le parole del tedesco, Nilsson si è messa sulla difensiva interrompendo il giornalista: «Cerco consapevolmente di non ascoltare quello che dice la gente, quindi non voglio nemmeno sentire le sue parole. Credo che molti dimentichino che come fondista ero la migliore in assoluto a classico, che è molto diverso dallo stile a skating nelle distance. Sono dunque orgogliosa del modo in cui sto sciando».
Dopo un avvio difficile di stagione anche a livello fisico, Nilsson ha sofferto anche in pista: nell'esordio stagionale in Coppa del Mondo - a Östersund - è stata 84esima nella Individual e 69esima nella Sprint. Sono le ultime prestazioni nel massimo circuito, risultati che le precluderanno la partecipazione ai Mondiali di Nove Mesto: «Ho rispetto per le scelte basate sul fatto che all'inizio della stagione non abbia avuto prestazioni sufficienti per partecipare alla Coppa del Mondo. Per quanto riguarda i Mondiali non ho ricevuto alcuna comunicazione. Ma non sono un'ingenua».