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Biathlon – Campbell Wright, una tappa da record a Ruhpolding: “È stato bellissimo tornare ed essere migliore di quanto non sia mai stato”

Lo scorso fine settimana a Ruhpolding, Campbell Wright ha raggiunto il proprio personal best in carriera, chiudendo la sprint al 12esimo posto. Un weekend assolutamente positivo per il 21enne con doppia cittadinanza statunitense e neozelandese, aperto con un 10 su 10 su dieci in staffetta che, per un po’, ha consentito agli Stati Uniti di guidare la staffetta maschile. Fin dal suo debutto in Coppa del Mondo ai Campionati Mondiali del 2021 a Pokljuka, Wright è stato proiettato verso il successo, ed era chiaro fin dall’inizio che, se ben supportato, il suo talento lo avrebbe portato lontano: è stato il secondo adolescente in assoluto ad entrare in zona punti in Coppa del Mondo, mentre lo scorso marzo, nel corso dei Campionati Mondiale Juniores di Šchuchinsk, ha conquistato la sprint con uno zero pesantissimo che gli ha permesso di mettersi alle spalle il secondo classificato con 35’’ di ritardo.
L’IBU ha incontrato Wright al termine della tappa tedesca per commentare il suo weekend eccezionale, a partire dalla spettacolare frazione nella staffetta maschile.
«È stata una staffetta super buona, ma onestamente non mi ha dato particolare fiducia durante lo sprint perché a molti capita di avere una buona giornata casualmente. Molte volte in passato ho faticato a dare seguito ad una buona prestazione. Quindi non è cambiato molto durante lo sprint.»
«La sprint è stata piuttosto emozionante per me soprattutto perché all’inizio della stagione ero davvero pessimo» ha continuato, parlando di cosa ha provato dopo il risultato della sprint «Mi hanno tolto dalla Coppa del Mondo per allenarmi. Ero molto deluso all’epoca ed era stato facile per me pensare che la stagione fosse finita … probabilmente sono stato un po’ drammatico, guardando indietro. Quindi, è stato bellissimo non solo tornare, ma essere migliore di quanto non sia mai stato.»
Ruhpolding è certamente una tappa molto favorevole per cercare di alzare le percentuali al tiro, sono molti gli atleti a dirlo, ma l’americano non crede che sia questa la ragione delle sue prestazioni.
«Il poligono a Ruhpolding è super facile e mi è sembrato così durante le gare, ma sparare è sempre facile quando sei "acceso", quando stai bene, quindi penso che avrei sparato bene ovunque.»
Per diverse stagioni, ha preso parte alla Coppa del Mondo per diverse stagioni praticamente come uno degli atleti ragazzo più giovani del circuito, in più senza una vera e propria squadra alle spalle. Non deve essere stato facile farsi strada e fronteggiare le grandi star del circuito.
«All’inizio essere il più giovane nel circuito di Coppa del Mondo era mentalmente difficile solo perché se non avessi trovato lo zero, non avrei fatto l’inseguimento e di conseguenza non avrei gareggiato molto. È stato bello vedere tutto diventare più facile e sentirmi molto più a mio agio a sciare con le grandi star. Durante le mie prime Coppe del Mondo rimanevo sempre abbagliato dall’avere i campioni vicino!»
Wright sembra un ragazzo molto realistico e anche i suoi, obiettivi in realtà, sono molto più concreti di quanto egli stesso non li faccia sembrare e forse questo gli viene dall’avere, agonisticamente parlando, una figura di riferimento molto severa: suo fratello Paul, ciclista su strada professionista.
«Il mio obiettivo per i prossimi due mesi è provare a mantenere la forma che ho adesso. So che chiedo tanto, ma perché non fissare un grande obiettivo? Qualcuno che ha avuto molto input nella mia vita sportiva è mio fratello maggiore. Il suo consiglio è  stato: "Campbell, sei un biatleta, non lavori abbastanza duramente". Penso che abbia ragione al 100%!»
Questa settimana, Wright potrebbe provare a migliorare il suo miglior risultato in un’individuale ottenuto ad Anterselva nel 2022, quando ha ottenuto il 15esimo posto.

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