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Salto e Combinata – Controlli 3D sulle tute: un esperimento “ribelle” che ha cambiato la storia

Il salto con gli sci ha a lungo dibattuto sulle tute, sulla loro regolarità e su come fare in modo che non ci fosse alcun vantaggio per nessuno, attraverso misurazioni attente. Il cavallo innaturalmente basso delle tute dei saltatori è stato oggetto di discussione e studio nelle competizioni di Coppa del Mondo per lungo tempo. Oggi, con l’intervento della tecnologia, le misurazioni 3D con il laser sono più precise che mai e si spera che possano le gare possano essere più regolari possibile.
Questo si può dire che sia un risultato ottenuto grazie ad un gesto di insubordinazione. La storia risale al gennaio del 2021, quando a Lahti, nel corso del Team Event di combinata nordica valido per la Coppa del Mondo, sul Salpausselkä, oltre agli atleti impegnati di salto, sale anche Lauri Kettunen, che oggi è membro del  Consiglio Direttivo della Federazione sciistica finlandese come rappresentante del salto in salita e della combinata; Kettunen sa qualcosa o due sui numeri, sulla tecnologia e sulla loro combinazione, in quanto professore di informatica, attualmente insegnante all’Università di Jyväskylä. Proprio nel gennaio del 2021, come riporta Yle News, Kettunen decide di presentare la sua prima candidatura, quando la discussione sulle tute da salto con gli sci e sulla loro legalità era al suo culmine.
All’epoca Petter Kukkonen, l’allora allenatore della nazionale finlandese, aveva infatti scoperchiato una sorta di vaso di Pandora proprio all’inizio della stagione e si era guadagnato l’ira dei manager del salto portando alla luce la problematica, come ricorda il quotidiano finlandese Yle News. La federazione finlandese di sci e la comunità del salto con gli sci erano in qualche modo infastidite dalla discussione che ancora si protraeva e, in occasione della Coppa del mondo di Combinata Nordica che si tenne in Finlandia in quel fine di gennaio 2021, quando gli atleti sono saliti sul trampolino di Lahti, Kettunen li ha seguiti per conto della Federazione finlandese, posizionandosi alla sinistra degli atleti con uno scanner su un treppiedi, con cui ha raccolto dati incredibili sulle tute.
«Lo scanner funziona come un radar laser. Invia un segnale ad una lunghezza d’onda invisibile all’occhio. Quando il segnale viene riflesso dall’oggetto, lo scanner sa a quale distanza ogni pixel presente sulla cella è stato riflesso. In questo modo si ottiene una mappa di profondità del saltatore» ha spiegato Kettunen a Yle News «Dopo aver effettuato le misurazioni, la sera stessa abbiamo mostrato il materiale al race director della FIS (Lasse Ottesen) con Ismo Hämäläinen .»
C’era solo un problema, il direttivo della Federazione finlandese di sci ha deciso di far effettuare le misurazioni nelle proprie gare, senza discutere la questione in anticipo con la FIS. Kettunen sottolinea che non ci fosse alcun intento di sfida da parte della Federazione finlandese rispetto all’organo federale internazionale, se non la volontà di garantire un trattamento equo agli atleti e di porre l’attenzione sulla concorrenza sleale tra gli equipaggiamenti.
I risultati della scansione di Kettusen erano chiari: due squadre indossavano tute significativamente più grandi delle altre, ma si rifiuta di nominare le squadre. «Alcuni avevano l’orlo della tuta più vicino al ginocchio che all’anca. Le differenze erano davvero grandi, il che significa senza dubbio diversi metri nella lunghezza dei salti. Parliamo di almeno cinque metri» stima Kettunen.
Kettunen ha presentato nuovamente i suoi risultati al meeting primaverile della FIS 2021, ma il suo operato non è stato affatto elogiato, ricevendo diverse critiche, sebbene più per il modus operandi che per i risulti.
«Per alcuni, il risultato è stato scioccante. La reazione era comprensibile, del resto prima avevano detto che era impossibile barare con le tute. I rappresentanti di alcune Federazioni di Sci hanno lamentato che non avrei dovuto farlo senza il permesso della FIS. Alla fine, non potevano negare i risultati.»
Nonostante le critiche iniziali, i rappresentanti della FIS hanno rapidamente cambiato idea. Tre anni dopo, come già detto, la pratica della scansione di Kettunen è diventata una prassi comune sia nel salto speciale che nella combinata. La prova di Kettunen, di fatto, condotta nel più completo silenzio, è servita come punto di partenza.

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