In un’era in cui gli atleti sono sempre più personaggi pubblici attraverso i social media e fanno della loro vita privata anche una parte della loro vita “pubblica” diventando talvolta degli influencer in piena regola, ecco che anche un evento sportivo si trova nella condizione di dover regolare le attività social degli atleti che vi prendono parte. Ecco perché, come riporta Insidethegames.biz, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha pubblicato le Linee guida sui social e sui media digitali, in modo da regolarne l’uso da parte degli atleti accreditati in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 e dei Giochi Olimpici Giovanili (YOG) di Gangwon 2024.
Da un lato, c’è la volontà di consentire agli atleti di condividere le loro esperienze ai Giochi Olimpici sui propri account digitali personali; dall’altro, però, rimane la volontà di proteggere i diritti dei titolari dei diritti dei media.
Pertanto, gli atleti potranno pubblicare fotografie e registrazioni audio e video della durata massima di due minuti sui propri account personali sui social media, tuttavia sono vietati video in “live” degli eventi sportivi e l’utilizzo di contenuti generati dall’intelligenza artificiale (AI). Il comune denominatore dei post è il rispetto dei valori olimpici e della privacy degli altri, evitando in alcun modo contenuti “discriminatori o osceni”.
Ecco perché le linee guida prevedono tempi e luoghi in cui è possibile realizzare e postare contenuti: sarà permesso pubblicare le cerimonie di apertura e chiusura, le celebrazioni nel Champions Park, nel Villaggio Olimpico, nei luoghi di allenamento e nei luoghi di competizione, secondo le regole pubblicate dal CIO; nel caso delle sedi di gara, invece, la realizzazione di post è consentita solo fino a un’ora prima dell’inizio della manifestazione o dopo che l’atleta ha lasciato la zona mista e l’area di controllo antidoping. Le "aree riservate", come le zone sanitarie, sono escluse da qualsiasi registrazione e, se un atleta vuole condividere foto, audio o video del Villaggio Olimpico con altre persone sui propri social, sarà necessario prima ottenere il loro consenso, avverte il CIO.
Una realtà ormai consolidata è l’utilizzo, da parte degli atleti, dei social per questioni “lavorative”: non solo la condivisione dei risultati sportivi e degli allenamenti, ma anche contenuti riguardanti i propri sponsor, una vera e propria fonte di sostentamento per moltissimi atleti, soprattutto ad alti livelli. Nel corso dei Giochi Olimpici però non sarà possibile, produrre contenuti di natura commerciale: agli atleti sarà data comunque la possibilità di ringraziare i propri sponsor nei post, ma fare una vera e propria promozione dei prodotti con video o foto.
"Tutti gli altri soggetti accreditati ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, inclusi allenatori, staff tecnico, membri dell’entourage, dirigenti delle squadre, volontari, personale del Comitato Olimpico Nazionale, delle Federazioni Internazionali o del Comitato Organizzatore e altro personale delle squadre partecipanti ai Giochi , devono rispettare le Linee guida del CIO sui social e sui media digitali per gli individui accreditati diversi dagli atleti che partecipano ai Giochi Olimpici di Parigi 2024" ha affermato il CIO.
Infine, i Giochi Olimpici saranno occasione per porre attenzione su una problematica importante come il cyberbullismo. Sebbene il famoso motto “l’importante non è vincere, ma partecipare” sia erroneamente attribuito al fondatore delle Olimpiadi moderne Pierre Decoubertin, è vero che partecipare ai Giochi Olimpici per molti atleti è l’esperienza di una vita e il culmine della propria carriera sportiva, indipendentemente dal risultato; pertanto, il CIO si impegna a proteggere gli atleti dagli insulti e dai commenti di “odiatori” del web tramite un servizio di protezione dal cyberbullismo, che segnalerà in tempo reale eventuali contenuti offensivi rivolti agli atleti sui social. Nel Villaggio Olimpico sarà inoltre allestita anche un’area di salute mentale dove personale specializzato supporterà e consiglierà gli atleti vittime di cyberbullismo.
Le Olimpiadi ai tempi dei social: il CIO pubblica le Linee guida sui media digitali, tra difesa della privacy e lotta al cyberbullismo
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