Tommaso Giacomel torna sul podio in Coppa del Mondo in una gara individuale, eguagliando il risultato della scorsa stagione ad Östersund, ma in un certo senso si può dire che quanto fatto oggi a Ruhpolding nella sprint ha un significato e un valore ancora superiore: lo scorso anno diversi nomi importanti erano assenti e soprattutto, il podio è arrivato con un errore e, tempi sugli sci alla mano, avrebbe potuto ambire anche al gradino più alto senza quel bersaglio mancato nella prima serie di tiro. Che sia stata una giornata pressoché perfetta lo conferma anche il finanziere di Imer, che alla FISI ha rilasciato questa dichiarazione al termine della gara.
«Oggi gli sci erano fantastici. Ho avuto una giornata super dal punto di vista fisico, probabilmente non mi sono mai sentito così forte. Sono stato bravo a mettere insieme tutto, ci sono tante giornate in cui ci si sente bene e magari si spara male. In questa stagione mi sento migliorato, forse sono più costante; non siamo nemmeno a metà stagione e le cose possono anche cambiare, ma cerchiamo di portarla fino in fondo con questi risultati. Adesso testa alla pursuit, poi arriveremo alla tappa italiana di Anterselva e un podio come biglietto da visita non è male. La top ten nella classifica generale rimane l’obiettivo conclusivo, l’anno scorso sono arrivato dodicesimo, vorrei fare meglio. E poi anche tenere il pettorale blu di leader fra gli under 25 è una soddisfazione, perché ci sono tanti giovani bravi».
Anche i canali media dell’IBU, la federazione internazionale, hanno raccolto le sensazioni dell’azzurro, primo atleta nato dopo il 1999 ad essere salito sul podio di una sprint in Coppa del Mondo.
«Dopo il tiro in piedi in realtà avevo iniziato a credere che potessero esserci delle possibilità di salire sul podio, perché sentivo i miei skimen che mi dicevano che ero davanti a Tarjei Boe, ma quando ho tagliato la linea del traguardo ho addirittura pensato di poter vincere, ma il mio allenatore di tiro mi ha avvertito che Christiansen aveva fatto 10/10 e sarei stato secondo ma è comunque una sensazione bellissima» ha confessato Giacomel, che anche a Biathlonworld conferma l’ottimo stato di forma con cui ha affrontato la gara questo pomeriggio «Oggi mi sentivo benissimo, è stata una di quelle gare in cui non hai bisogno nemmeno di riposare in discesa, sono riuscito a spingere ad ogni metro dall’inizio alla fine e questo tracciato si presta molto bene al mio modo di sciare e il mio modo di approcciare la gara quindi riuscire a fare podio qui è una grande soddisfazione visto che è una delle mie località preferite»
La gestione del poligono, però, non è da sottovalutare. Secondi importanti ai fini del risultato, infatti, sono arrivati dalla gestione del tiro, in particolare nella serie in piedi.
«A Ruhpolding bisogna sparare velocemente e con precisione, come sempre però a Ruhpolding è fondamentale perché il poligono è abbastanza semplice. Mi sono concentrato sul mio obiettivo, cosa che dovrei fare sempre, ma uscire dal tiro in piedi con un 5/5 è una sensazione incredibile e mi ha permesso di affrontare l’ultimo giro a tutta forza»
Infine Giacomel ha qualche parola anche per il pubblico che oggi gremiva lo stadio del biathlon di Ruhpolding riscaldando l’atmosfera e incitando gli atleti dagli spalti e a bordo pista.
«Fare podio a Ruhpolding è bellissimo perchè gli spettatori sono praticamente attaccati agli atleti, è veramente stupendo, a volte non si riesce neanche a sentire il proprio cuore battere mentre si sia tanto è grande il tifo»