L’IBU Cup va avanti sulle nevi della Val Ridanna, in una giornata soleggiata che fa da cornice alla staffetta mista. Due frazioni al femminile e due al maschile, che contribuiscono a tracciare un risultato finale aderente alle aspettative. Come da programma, a contendersi la vittoria finale sono le due formazioni più competitive, con Norvegia (Kalkenberg, Lien, Botn, Oeverby) e Germania (Grotian, Schumann, Kaiser, Riethmueller) appaiate fino all’ultima frazione.
A prendersi il gradino più alto del podio è la Norvegia. I norvegesi non partono benissimo, con Emilie Aagheim Kalkenberg che non riesce a coprire tutti i bersagli con le ricariche e consegna il testimone a Ida Lien in settima posizione. La terza classificata della mass start è però brava a rimontare e per Olav-Botn si presenta l’occasione di allungare. Anche lui non è tuttavia precisissimo al poligono, si prende un giro di penalità e all’ultimo cambio la Norvegia se la gioca con la Germania. A fare la differenza è il primo poligono della quarta frazione, dove Mats Oeverby spara perfettamente e prende il largo. Nel finale, nonostante il giro di penalità comminato anche a Oeverby, al norvegese basta gestire il vantaggio.
Secondo posto per la Germania con un Danilo Riethmueller – vincitore della mass start – non al meglio al poligono. Terzo posto poi per la Francia (G. Guigonnat, Bondoux, Levet, A. Guigonnat), in rimonta nel finale e di soli due secondi davanti alla Svezia (Skottheim, Nilsson, O. Brandt, Stefansson) quarta. Poi una buona Austria quinta seguita dall’Ucraina sesta, mentre l’Italia è settima. Gli azzurri schierano Martina Trabucchi, Linda Zingerle, Nicola Romanin e David Zingerle, ma pagano le numerose ricariche utilizzate (16 in totale).
LA CLASSIFICA FINALE – TOP 10
1) NORVEGIA (3+11) 1:05:19
2) GERMANIA (1+14) +13”
3) FRANCIA (2+6) +25”
4) SVEZIA (2+13) +27”
5) AUSTRIA (0+10) +57”
6) UCRAINA (1+8) +1’26”
7) ITALIA (0+16) +2’17”
8) SVIZZERA (3+10) +3’40”
9) POLONIA (0+7) +3’51”
10) FINLANDIA (3+11) +4’14”