Salto - 13 gennaio 2024, 17:40

Salto con gli sci – La Slovenia vince una spettacolare Super Team a Wisła. L’Italia non ha sorpassato l’ultimo taglio

La prima giornata di gare del Polish Tour, disputata sul trampolino grande di Wisła intitolato al campione polacco Adam Małysz, ha visto i saltatori cimentarsi nel novello format denominato Super Team. Una prova a squadre con due atleti, rispetto ai canonici quattro, divisa in tre serie con eliminazioni dopo ogni segmento di gara. La classifica finale viene stilata sommando tutti i sei salti, per le otto nazioni che approdano alla fase finale superando i tagli dopo ogni serie. A Milano-Cortina sarà questo format ad assegnare il titolo olimpico.

Il risvolto negativo nell’abbassare le quote di atleti partecipanti alla gara è che molti atleti di grido rimangono in albergo; esempio eclatante è Stefan Kraft, ieri terzo degli austriaci in qualificazione e di conseguenza oggi davanti al televisore in camera.

La vittoria di una spettacolare, nel vero senso della parola, competizione è stata conquistata dalla Slovenia rappresentata da Anze Lanisek e Lovro Kos, sono stati i più costanti lungo tutto l’andamento dalla prova. Alle loro spalle, staccati di 42.5 punti, l’Austria con Manuel Fettner e Jan Hoerl, alla vigilia erano co-favoriti per il successo. Completano la foto di rito i due tedeschi Stephan Leyhe e Andreas Wellinger, dopo un terzo di gara hanno svoltato raggiungendo prestazioni in termini di misura da record. 

L’Italia rappresentata da Giovanni Bresadola e Alex Insam ha iniziato con qualche difficoltà la prova odierna; dopo un terzo di gara si trovava in nona posizione con del rammarico per le condizioni sfavorevoli trovate in stanga di partenza da Insam. L’atleta del gruppo sportivo dell’esercito Giovanni Bresadola, dopo il secondo salto, è stato squalificato per comportamento antisportivo, sancendo così l’eliminazione dell’Italia. Si è recato nella zona container e da regolamento è vietato durante lo svolgimento delle Super Team. Senza la decisione della giuria l’Italia avrebbe concluso a pieni salti essendo tra le prime otto in classifica.

Le nazioni iscritte alla competizione erano ben tredici con tre continenti coinvolti. La prima serie, con vento frontale, ha segnato l’eliminazione della Romania, che rispetto a tutti gli altri paesi in gara è di una categoria ampiamente inferiore. Dopo quattro salti, il taglio è stato sensibilmente più incidente sull’andamento della gara con Italia, Ucraina, Svizzera e Kazakistan estromesse dalla serie finale. Nella frazione di mezzo il vento è girato repentinamente, come spesso accade nella località della Slesia, creando non pochi problemi a molti atleti fino al salto di Stephan Leyhe, quando poi sono magicamente riapparse le condizioni ideali. Andreas Wellinger, nel suo secondo salto atterrato a 144,5m, ha segnato il nuovo record del trampolino, spostandolo di cinque metri e mezzo più avanti rispetto alla misura precedente. 

Parlando di individualità e concentrandoci sui singoli salti, Anze Lanisek, come in qualificazione ieri, ha dimostrato di avere un livello superiore rispetto alla concorrenza, disumano nella seconda serie atterrato a 137,5m con telemark. Rimanendo tra gli abitanti della nazione del Monte Tricorno, Lovro Kos, in condizione come poche volte nella sua giovane carriera, ha spaccato la classifica con il suo secondo salto. Volgendo lo sguardo alla Norvegia ci sono sempre più prove di un ritorno in palla da parte della loro punta Halvor Egner Granerud. Nota di merito per il primo salto del kazako Danil Vassilyev -classe 2004-: se continua con questo ritmo potrà in situazioni favorevoli tentare di approdare in zona punti. A proposito di giovani, gli Stati Uniti hanno trovato il talento su cui puntare per il futuro e risponde al nome di Tate Frantz, quando c’è da volare sa come si fa.

Domani pomeriggio in programma la prova individuale, ci sarà una serrata lotta per salire sul podio con gli sloveni in testa tra i pretendenti.

CLASSIFICA FINALE TOP TEN
1° Slovenia 753.5
2° Austria 711.0 (-42.5)
3° Germania 709.0 (-44.5)
4° Norvegia 682.8 (-70.7)
5° Giappone 681.5 (-72.0)
6° Polonia 630.8 (-122.7)
7° Stati Uniti d'America 617.1 (-136.4)
8° Finlandia 566.9 (-186.6)
9° Ucraina 379.6 (-373.9)
10° Svizzera 354.1 (-399.4)

12° Italia 297.5 (-456)

Mirko Efoglia