Continua a tenere banco la polemica all’interno della squadra norvegese di biathlon, dopo le parole di Vetle Sjåstad Christiansen, che aveva definito la scelta di escluderlo dalla Coppa del Mondo di Oberhof – preferendogli Johan-Olav Botn – una “scelta incompetente”. Dichiarazioni piuttosto dirette, che hanno lasciato interdetti gli addetti ai lavori, sorpresi dall’uscita del norvegese. Ma chi si è sentito tirato in causa in particolar modo sono gli allenatori della Norvegia, primi destinatari dello sfogo di Christiansen. A esprimersi sull’argomento, in risposta alle parole dell’atleta, è stato Siegfried Mazet allenatore francese del Team Norge che ha consegnato ai microfoni de L’Equipe la sua risposta.
Sulle motivazioni dell'esclusione, l'allenatore ha spiegato: “Penso che forse gli abbiamo tolto la possibilità di partecipare alla Coppa del Mondo (quella di Oberhof, ndr), semplicemente perché a Lenzerheide, a dicembre, la sua forma era meno buona. A Oberhof sono sempre gare aleatorie viste le condizioni, anche se in realtà tutti si sono comportati bene, tranne Botn”.
Mazet scende poi nel dettaglio, dicendo la sua sulle parole di Christiansen: “Sapendo che comunque la sua presenza era prevista per Ruhpolding, l'ho trovato abbastanza ingrato da questo punto di vista, perché ha visto solo la versione dei fatti in cui gli è stata negata la partecipazione a una tappa di Coppa del Mondo”.
Nelle dichiarazioni di Mazet, un riferimento anche alla posizione di Botn in questa scelta: “A Oberhof i risultati sono spesso casuali a causa delle condizioni e alla fine è stato Botn ad avere, tra viorgolette, la sfortuna di andarci, non Vetle. E se non avessimo preso Botn, avremmo ricevuto critiche dal suo gruppo di allenamento. Qualunque cosa facciamo, verremo comunque criticati”.
Il tecnico parla poi di un confronto avuto con Christiansen, ribadendo però la disapprovazione rispetto alle dichiarazioni pubbliche rese dall’atleta norvegese: “Ieri sera ero piuttosto sconvolto dopo quello che ha detto ai media, abbiamo avuto un confronto faccia a faccia e gli ho detto come vedevo le cose perché ho bisogno che ci fidiamo l'uno dell'altro. Adesso è finita, fa parte del passato. Poteva non essere d'accordo, ma esprimerlo così sui media ci ha un po’ delusi. Ma è umano."