Ancora guai per Alexey Poltoranin. Il fondista kazako è stato infatti squalificato nuovamente per la violazione delle norme antidoping.
Poltoranin, due bronzi (di cui uno in individuale) ai Mondiali del 2013, è stato un protagonista dello scandalo doping che ha scosso la rassegna iridata di Seefeld 2019, essendo stato sorpreso in albergo mentre era impegnato in una trasfusione di sangue. Insieme a Dominik Baldauf, Max Hauke, Karel Tammjärv e Andreas Veerpalu, Poltoranin è stato dapprima sospeso e poi squalificato. Il suo stop durava fino al 28 febbraio 2023.
Terminata la squalifica, il kazako (che aveva annunciato il termine della sua carriera) ha preso parte a delle gare, anche in Russia. Lo ha fatto, tuttavia, senza avvertire la WADA (Agenzia mondiale antidoping), per la quale non era più attivo. Secondo le regole, prima di riprendere la carriera, un atleta deve fare domanda per essere nuovamente incluso nel sistema antidoping. Poltoranin, che ad aprile compierà 37 anni, è stato dunque nuovamente squalificato fino al 1° marzo 2026, come riportato dal Centro nazionale antidoping del Kazakistan.