Biathlon | 10 gennaio 2024, 15:45

Biathlon - La Francia domina ancora la staffetta femminile, crolla la Norvegia. L'Italia chiude in sesta posizione.

Foto credit: Dmytro Yevenko

Foto credit: Dmytro Yevenko

Tornano i paesaggi invernali nella Chiemgau Arena di Ruhpolding, un cambiamento piacevole dopo la nebbia e il vento protagonisti del weekend di Oberhof, a fare da contorno alla prima gara del secondo weekend tedesco di Coppa del Mondo. 

Nella staffetta femminile di questo pomeriggio, la Francia (Jeanmonnot, Richard, Chauveau, Simon) trova ancora una volta il gradino più alto del podio con Julia Simon assoluta dominatrice del quartetto ancora una volta. A partire dalla prima frazione, in cui Jeanmonnot fa la voce grossa sugli sci. Anche senza Braisaz Bouchet, le transalpine conducono una gara impeccabile, rimanendo sempre in competizione anche nella seconda frazione che sulla carta era quella relativamente più debole con la giovanissima Jeanne Richard. A soli 21anni e alla terza gara in Coppa del Mondo, Richard trova già la vittoria. Rimanendo ad un distacco contenuto dalla testa nelle frazioni centrali, Simon riceve il testimone in terza posizione a 6''1 distacco, rientrando su Germania e Svezia e portandosi in testa. Approfittando delle condizione assolutamente perfette al poligono, che hanno portato diverse nazioni a contenere gli errori in questa giornata, Simon può chiudere la staffetta francese con una serie spettacolare, precisa e perfetta, impedendo ad Elvira Oeberg, di provare ad infastidirla. 

La Svezia (Magnusson, Persson, Brorsson, Oeberg), dunque, deve accontentarsi del secondo posto con una gara però condotta in maniera decisamente diversa rispetto alla scorsa staffetta, quando con la Hanna Oeberg in terza frazione, le scandinave hanno rischiato di veder sfumare il podio. Oggi invece, assieme alla alle padrone di casa della Germania (Hettich-Walz, Schneider, Preuss, Kebinger) sono state le migliori tiratrici con solo 3 ricariche utilizzate, di cui due proprio da Elvira Oeberg nella serie a terra della quarta frazione. Ottima prova per Mona Brorsson, chiamata a sostituire la maggiore delle sorelle Oberg in terza frazione, la quale rimane appaiata alla Germania fino al cambio, perfetta al poligono. Dopo qualche difficoltà nel poligono in piedi nella prima frazione per Hettich Walz, la Germania risale posizioni con Schneider e va in testa con una Franziska Preuss eccellente al tiro; Hanna Kebinger, nell'ultima frazione, paga un motore non paragonabile a quello di Simon e Oeberg, e nell'ultima serie di tiro, rimane attardata rispetto alla Svezia anche per via di un errore. 

Chiude in sesta posizione l'Italia (Comola, Vittozzi, Passler, Carrara), che ancora una volta soffre purtroppo nell'ultimo poligono della quarta frazione, anche se questa volta Michela Carrara riesce ad evitare il giro di penalità. Fino a quel momento, ad ogni modo, le azzurre hanno condotto una staffetta decisamente positiva, con una Samuela Comola solida al lancio, con un tempo sugli sci inferiore solo a quello di Jeanmonnot, mentre Lisa Vittozzi è a dir poco spettacolare nella seconda frazione. La sappadina, che aveva ricevuto il cambio a 18''1 è con il gruppo di testa già al primo poligono, da cui esce in prima posizione con una serie pulita e veloce; ma ancora più straordinaria è stata la serie in piedi, con un tempo di 28''7 di shooting time con ben due ricariche da utilizzare. Anche Rebecca Passler, che dà il cambio a Vittozzi con un margine di 8''6 sulle inseguitrici, pur con un differente motore sulle gambe rispetto alle altre "compagne di viaggio" della frazione, fa il suo, mantenendo l'Italia in quarta posizione dietro avversarie più competitive. Carrara stessa, del resto, con un primo poligono pulito, ha fatto segnare un ottimo quinto tempo nella propria frazione, dietro nomi come Oeberg, Lampic, Simon e Tandrevold.

Giornata difficile per la Norvegia (Skogan, Knotten, Arnekliev, Tandrevold) che paga i due giri di penalità di Skogan nella prima frazione, che ha forse pagato dazio per un secondo giro a tutta ed è costretta a risalire fermandosi in 10a piazza. Difficile del resto, sperare in rimonte estreme in un tracciato veloce per tutti come quello di Ruhpolding che non ammette errori al poligono, soprattutto in una gara come quella di oggi caratterizzata da pochissimi errori.

 

CLASSIFICA FINALE - top 10

1. FRANCIA (0+4) 1:08:44.5
2. SVEZIA (0+3) +8.7
3. GERMANIA (0+3) +46.7
4. SVIZZERA (0+7) +1:22.3
5. UCRAINA (0+4) +1:36.1
6. ITALIA (0+9) +1:40.7 
7. REP. CECA (0+8) +2:33.1
8. AUSTRIA (0+7) +2:37.5
9. SLOVENIA (0+8) +3:09.5
10. NORVEGIA (2+6) +3:16.0

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Federica Trozzi