L’Italia ritrova il podio in Coppa del Mondo con la staffetta maschile, proprio nella Oberhof che lo scorso anno ha regalato una delle gioie più grandi ai tifosi azzurri con la vittoria del titolo iridato nel format al femminile. L’IBU al termine della gara ha intervista Elia Zeni e Lukas Hofer, il più giovane membro della staffetta che oggi è salita sul podio, al primo podio in Coppa del Mondo, e il veterano del quartetto, ultimo “superstite” dalla vittoria azzurra nella staffetta proprio nella località della Turingia nell’ormai lontano 2012.
«Ho avuto problemi a capire quale fosse la direzione del vento quindi ho avuto qualche problema al poligono ma poi nell’ultimo giro ho dato tutto quello che avevo.» racconta il biatleta di Tesero, spiegando com’è andato l’avvio della propria staffetta, in salita per il quartetto azzurro. «Per fortuna i miei compagni di squadra sono i migliori e siamo qui. È fantastico, probabilmente mi ci vorranno 2 o 3 giorni per realizzare, ma è un’esperienza incredibile»
Lukas Hofer, invece, ha messo sul piatto tutta la sua esperienza che ha fatto la differenza.
«Oggi abbiamo visto com’è Oberhof ogni volta che ci sono delle staffette in programma, mi ricordo tante staffette qui, e la possibilità di andare sul podio è sempre a portata di mano perché tutto può succedere. Per quanto mi riguarda nel secondo giro, ho cercato di chiudere il divario con i due atleti che avevo davanti e poi al poligono mi ha permesso di una piccola barriera per il vento e si è dimostrata quindi la decisione giusta e mi ha permesso di avere una serie abbastanza veloce e pulita. Questa è stata la chiave della mia gara oggi»
Il carabiniere altoatesino è alla testa di un gruppo di giovani di cui tesse le lodi perché, oltre al grande talento messo in campo, è in crescita e si è fatto trovare pronto quando si è aperta una porta per il podio.
«Per me significa tanto perché significa che stiamo crescendo molto bene come squadra, già era successo nelle passate staffette di arrivare vicini, in particolare ad Hochfilzen dove all’ultimo poligono non sono riuscito a chiudere tutti i bersagli ma questa gara mi rende molto orgoglioso perché mostra il valore di tutta la squadra e dimostra che stiamo andando nella direzione giusta»
Infine, Oberhof si conferma ancora una volta località felice per la staffetta azzurra, che al maschile ha occupato tutti i gradini del podio con una piccola coincidenza: il secondo posto, nel 2018, è arrivato sempre il 7 gennaio.
«Il 7 gennaio sembra essere una data importante per me visto che ho avuto un secondo posto e oggi anche il terzo posto e quindi non importano le condizioni ma sarà sempre una buona gara per l’Italia»
Biathlon – Le parole di Zeni e Hofer ai microfoni dell’IBU dopo la staffetta
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