VAL Di FIEMME - Non poteva esserci modo migliore per William Poromaa di chiudere una settimana piena di polemiche per una frase, seppur infelice, detta con ironia ma ingigantita dai media tra botta e risposta e polemiche varie: un podio che riporta lo sport al centro della conversazione e che, dopo i guai fisici dopo l’opening stagionale di Gällivare sicuramente rappresenta un’iniezione di fiducia per il 23enne. Fondo Italia ha avuto modo di raccogliere le sue opinioni sulla gara odierna.
«È andata molto bene oggi veramente. L’altro giorno a Davos ho avuto una brutta giornata e la gara è stata terribile. È stato bello quindi oggi raggiungere il podio. Sentivo di poter avere una buona condizione fino alla fine della gara oggi. Ho cercato di tenere il passo di Cyril (Fähndrich, ndr) nell’ultima salita e ho avuto un finale forte nell’ultima parte di gara»
Non potevano, avendo l’opportunità di approcciarlo direttamente, chiedere di più sulla frase che ha tenuto banco tra i tifosi degli sport invernali. Un’uscita indelicata a proposito dei biathleti: si sarà pentito di averla pronunciata?
«Era solo la mia personale opinione, una cosa che pensavo quando ero bambino ed era detto con ironia, è qualcosa su cui scherzo ogni tanto proprio con i ragazzi del biathlon, anche perché sono amico di alcuni degli atleti come Martin Ponsiluoma. I media hanno ripreso la frase e ognuno ha iniziato a dire la sua ma per me era solo una battuta, non è una cosa che penso seriamente.»
Manca solo una gara per chiudere questa edizione del Tour de Ski. Dopo il podio odierno, in realtà lo svedese non ripone molte speranze di migliorare il 12esimo posto dello scorso anno.
«Penso che sarà dura per me domani. Non ho grandi aspettative per domani e sarà difficile tenersi motivati lungo tutta la salita.»