VAL DI FIEMME - Gara complessa oggi per Anna Comarella, che Fondo Italia raggiunge al termine della Mass Start in Val di Fiemme nella tappa finale del Tour de Ski. L’azzurra delle Fiamme Oro è molto provata dopo la gara, influenzata molto dalle condizioni di una neve fresca caduta nella notte a cui si è aggiunto il nevischio della mattinata.
«Questa neve mi ha messo veramente alla prova» ha spiegato la veneta «in particolare dal terzo giro in poi, ho notato che cambiavano le condizioni, ho fatto davvero fatica a restare con il gruppo, anche in discesa mi staccavo, però all’arrivo ero veramente morta, mi girava anche la testa. È stata una gara veramente tosta. Tra Davos e oggi abbiamo messo a dura prova il fisico»
Va dato comunque merito all’italiana di aver affrontato questo Tour del Ski non in piena condizione, non potendo effettuare a pieno la preparazione estiva, rientrando lentamente dopo l’intervento all’anca sinistra subìto subito dopo il Mondiale sloveno dello scorso anno.
«Devo dire che sono contenta delle gare in classico perché ho sempre cercato di restare con il gruppo, ci sono stata il più possibile, qualcosa di positivo l’ho visto. Probabilmente ho sbagliato alcune cose, però posso dire che per quanto riguarda le gare in alternato mi do un 6, 6.5 al massimo. Il resto erano sprint e la gara a skating così così, però comunque è stato un buon allenamento. Tutto il periodo al nord, anche questo Tour de ski sono contenta di averlo fatto, perché ho dimostrato di poterci essere anche se la mia condizione non è al momento quella che vorrei però c’ho provato, ho sudato. Adesso vediamo le prossime gare, l’inverno è lungo e questo è un inverno particolare per me quindi tutto quello che viene di positivo va bene per me»
Ci sarà tempo ora di provare a fare bene anche nella lunga seconda parte di stagione, in cui sarà ancora possibilità di fissare degli obiettivi.
«Sarò soddisfatta se alla fine della stagione avrò ottenuto anche soltanto un risultato che io considero ottimo. Per me è arrivare a fine marzo e poter dire “ok ho trovato una gara in cui ci sono”. Non è stato facile per me e lottare tutti i giorni sapendo di aver perso una parte della preparazione, però comunque ho attorno a me squadra che mi supporta come la mia famiglia, gli amici, tutte le persone che mi supportano e mi danno la forza di provarci.»
Il Tour de Ski si chiude qui per Comarella, ma ci saranno altre possibilità.
«Non farò il Cermis perché è troppo per me, stare a quelle pendenze a fare il corto in una posizione non agevole per le mie anche non è semplice. Lo salto a malincuore però ci proviamo l’anno prossimo»