Pianeta Italia | 02 gennaio 2024, 14:30

Biathlon - Alla scoperta del Tommy Giacomel Fan Club, i tifosi del talento azzurro di Imer!

Biathlon - Alla scoperta del Tommy Giacomel Fan Club, i tifosi del talento azzurro di Imer!

A Hochfilzen, tre settimane fa, erano tanti a sostenerlo a bordopista con striscioni, bandiere e pettorine. Da Imer, Tommaso Giacomel aveva trovato il sostegno della sua famiglia, non soltanto quella reale, con papà Fabio, ex fondista di alto livello, la mamma Martina e il nonno, sempre presenti, oppure la sua compagna Elisa, capace di regalargli sorrisi anche quando le cose vanno male, ma anche quella che si è legata a lui perché orgogliosa di vedere un giovane di Imer, rappresentare il paese e la Valle del Primiero in tutto il mondo.

Il Tommy Giacomel Fan Club è nato da due anni e ha già anche ottenuto l’affiliazione ufficiale da parte dell’IBU, avendo una cinquantina di soci che sono però in crescita, perché il finanziere trentino è apprezzato e amato dagli appassionati di biathlon di tutta Italia, rapiti dalla passione con cui vive le gare, oltre che dal talento che fa sognare. In tanti, per esempio, lo hanno amato ancora di più quando lo hanno visto in lacrime dopo l’inseguimento del Mondiale di Oberhof, consolato dai compagni in una giornata in cui Giacomel non ha nascosto i propri sentimenti, mostrando a tutti quanto ci tenga.



«Il Fan Club è nato nell’estate di due anni fa – racconta il presidente Giovanni Cosner, per anni nello sci alpino – l’occasione è stata una festa che il nonno, suo primo tifoso, organizza ogni anno per i clienti della sua officina meccanica, che è un vero e proprio punto di riferimento. Durante quell’evento è stata presa la decisione di dar vita a questo fan club per seguire sempre con maggiore coinvolgimento il nostro Tommaso. Già quella sera raccogliemmo tante adesioni».

«L’idea di creare il fan club però già c’era – ha aggiunto Stefano Boninsegna, che del fan club è segretario – volevamo dar vita a qualcosa che potesse riunire tutti coloro che seguono Tommaso. Quel giorno questa idea è stata sviluppata ed è diventata realtà. Una volta che ci siamo formati, abbiamo aperto le iscrizioni e dato subito vita a diverse iniziative, creando anche l’associazione e regolarizzandoci. Poi ci siamo iscritti anche all’IBU già a ottobre dello scorso anno. Oggi i soci sono una cinquantina e sono in crescita».



Appassionati che non arrivano dalla sola Imer o in generale dalla Valle del Primiero, in quanto ci sono tifosi della Val Formazza, in Piemonte, oppure Riva del Garda, Vittorio Veneto, Feltre, tutto il bellunese. «Ma siamo convinti che gli iscritti continueranno ad aumentare – sottolinea Cosner – se Tommy dovesse continuare così, come siamo certi».
In tanti hanno deciso di iscriversi dopo Anterselva, quando il fan club per Tommaso Giacomel ha organizzato il primo viaggio organizzato, piazzandosi bordopista con i suoi colori e facendosi ovviamente notare.
«E quest’anno ripetiamo – ha svelato Boninsegnaabbiamo già organizzato il viaggio per i nostri soci. Andremo tutti insieme in pullman da Imer ad Anterselva, andata e ritorno in giornata, per le staffette miste di sabato 20 gennaio. I soci non pagano ovviamente il pullman, ma è aperta a tutti, basta iscriversi al fan club (ride, ndr). Ovviamente una decina o ventina di noi saranno su per l’intera durata della tappa».



Ma non solo, perché dopo Hochfilzen e prima di Anterselva, il Tommy Giacomel Fan Club sarà ben rappresentato anche a Ruhpolding. «Lì andranno una decina di noi, tra cui ovviamente nonno Martino, che non se ne perderebbe una. Poi saremo presenti anche nel corso dei Mondiali di Nove Mesto».

Anche se apparentemente introverso, Giacomel è molto felice di avere al suo fianco i suoi tifosi: «Tommaso difficilmente esterna le proprie emozioni – sottolinea Cosner – ma lo abbiamo visto davvero felice della nostra presenza e siamo convinti anche che riusciamo a dargli una ulteriore carica. Sono convinto che ad Anterselva, quando verrà su con noi tanta gente, sarà ancora più motivato».

Tra le varie attività anche degli eventi che hanno coinvolto lo stesso Giacomel, sia dopo il Mondiale di Oberhof che a fine stagione. «Abbiamo organizzato due feste – racconta Boninsegna – la prima, voluta dal Comune per celebrare le medaglie mondiali, era più ufficiale. Si è svolta a Imer, erano presenti oltre a numerose autorità locali, anche la Finanza e la FISI. Noi eravamo lì con i nostri striscioni e le bandiere nel corso della sfilata fino al comune, con Tommaso su una carrozza trainata dai cavalli. È stato un evento molto partecipato con centocinquanta o duecento persone.
A maggio, abbiamo quindi organizzato un’altra festa, per la fine della stagione, sempre nello stesso locale di proprietà del Comune. In questa occasione erano presenti anche l’allenatore Andrea Zattoni e lo skiman Luca D’Incau, ai quali Tommy è molto legato. Abbiamo festeggiato da mezzogiorno fino a tarda sera e vi erano anche alcuni membri di altri fan club amici, come Vittorio Veneto. In quell’occasione Tommaso si è anche commosso visto tanto affetto. Ci ha emozionato».  




Un legame forte quello che lega a Tommaso Giacomel al suo fan club, in particolare per i fondatori di Imer: «Tommaso rappresenta la nostra valle in tutto il mondo – spiega Cosner – la Valle del Primiero e la nostra Imer. Io vengo dall’alpino, ma sono stato conquistato da questo ragazzo proveniente dalla nostra vale, così grintoso e determinato. Da amante dello sport potevo solo gasarmi. Penso sia così anche per gli altri».

Stefano Boninsegna conosce Giacomel da quando era un bambino: «Io lavoro nell’officina del nonno, quindi se non fossi entrato nel fan club sarei stato licenziato (ride, ndr). A parte gli scherzi, sono qui dal 2006 e posso dire di averlo visto crescere, come ragazzo, oggi uomo, e come atleta. È una persona splendida, un ragazzo d’oro e come atleta, da appassionato di sport, poteva solo conquistarmi per la sua grinta, la determinazione e la passione che ci mette. E poi è del nostro territorio, rappresenta la nostra valle. Oggi, grazie a Tommaso, il biathlon è sempre più popolare anche in una valle come la nostra che è nata come terra di fondisti».



L’appuntamento è allora a Ruhpolding e Anterselva, dove sicuramente, coloro che pur non venendo dal Primiero si sono innamorati della passione che Tommaso Giacomel trasmette ogni volta che indossa gli sci e imbraccia la carabina, saranno ben accolti dal fan club del giovane trentino, destinato a crescere nei numeri insieme ai risultati sempre migliori dell’azzurro.

Giorgio Capodaglio