Sci di fondo - Victoria Carl: "La mia attitudine mentale è cambiata, affronto la gara con più tranquillità"

DOBBIACO - Chissà se Victoria Carl avrebbe mai pensato di avere una stagione simile, questa estate, quando Fondo Italia l’ha incontrata nel corso del raduno della squadra tedesca in Val di Fiemme, al Dolomiti Apart & Rooms di Passo di Lavazè. Il suo obiettivo dichiarato, all’epoca, era trovare il podio individuale in Coppa del Mondo che le mancava ancora, magari ad Oberhof, per lei che è nata a Zella-Mehlis, a pochi chilometri dal “capoluogo degli sport invernali” della Turingia.

«È fantastico, naturalmente un atleta sogna sempre una stagione così, ma questa volta il sogno è diventato realtà. Sono molto felice e spero di poter confermare questa buona forma» ha dichiarato ai nostri microfoni al termine della 10km in tecnica classica che le è valso la piazza d’onore sul podio nella seconda giornata del Tour de Ski nella Nordic Arena di Dobbiaco.

Il segreto di questo cambio di passo, secondo la tedesca, sta tutto nella sua testa.

«Penso che sia la mia attitudine mentale ad essere cambiata, ho dei punti forti e mi prendo del tempo per svilupparli, affronto la gara con più tranquillità. Cerco di non perdere molto tempo nelle salite più ripide ma se accade va bene perché poi nei piani ho la mia parte più forte e posso andare anche 7 secondi più veloce»

«Oggi avevamo sci molto buoni! Una volta terminata la salita mi sono detta che era arrivata la parte del tracciato in cui vado più forte ed era arrivato il momento di lottare» ha continuato, parlando del finale di gara «ho notato che c’erano un sacco di allenatori che mi incitavano, c’era anche Markus Cramer e lì ho capito di dover spingere sempre di più ed è andata molto bene alla fine!»

Se è vero che l’appetito vien mangiando, con quest’ottimo e 7’’ di ritardo dalla testa della classifica, quali sono le ambizioni per questo Tour de Ski?

«In realtà ragiono gara per gara, ma l’obiettivo per ora è quello di riuscire a partecipare alla Final Climb. Riuscirci sarebbe un’ottima cosa, mi renderebbe molto felice»