DOBBIACO – Una giornata memorabile per Michael Hellweger, che per la prima volta in carriera centra la semifinale nella sprint in Coppa del Mondo e trova la top 10, con una prestazione di cuore nelle due batterie affrontate per nulla facili ma in cui ha dato il 100%, dimostrando di aver meritato la convocazione a questo Tour de Ski e il passaggio del turno come lucky loser a fronte di nomi ben più blasonati in gara. Fondo Italia lo ha incontrato al termine della gara, raccogliendo le sue sensazioni e le sue emozioni per questo risultato quasi insperato.
«Oggi mi sentivo proprio bene, ho pensato che se la semifinale non fosse arrivata oggi non sarebbe arrivata più perché ho tirato veramente a tutta nei quarti e quindi almeno come lucky loser sentivo di potercela fare se non fossi passato direttamente. Nella semifinale non avevo più nulla da perdere e sono andato forte anche lì, ma nei quarti avevo tirato fuori tutto ormai.»
Un significato che per lui significa tanto, anche in vista dei mondiali del prossimo anno che vedrà gli atleti impegnati nella sprint in skating.
«Mi dà tanta fiducia. Sapevo di poter arrivare nei 10 in una gara di coppa del mondo ma finora non c’ero mai riuscito, oggi è arrivato il risultato e sono contentissimo. Adesso tutti gli occhi sono puntati verso Trondheim per il Mondiale dell’anno prossimo»
Un risultato speciale per il 27enne del C.S.Carabinieri, che in questi anni ha lottato tanto per essere arruolato e rimanere nel circuito della nazionale, e ottenuto in quella che è a tutti gli effetti una gara di casa per l’altoatesino che ha avuto tante persone care sul circuito ad incitarlo tutta la giornata.
«Sono tutti qua oggi, tanti amici, la mia famiglia e sono veramente contento perché alla fine Dobbiaco è come se fosse casa mia, sono veramente fiero di questo risultato. Quando hai un obiettivo, ho capito bisogna lavorare perché alla fine io una persona normale, come tutti gli altri, sono di non avere un grande talento o motore, ma ora so che con tanto lavoro se posso riuscirci io possono riuscirci anche gli altri»
Prossimo obiettivo sembra chiaro, visto che, come si suol dire, l’appetito vien mangiando.
«Andare a Davos e arrivare in finale»