Mancano ormai poche ore all’avvio della 18a edizione del Tour de Ski. In una stagione senza grandi eventi, i fondisti puntano gran parte dei loro obiettivi nella kermesse italo-svizzera e tra le grandi speranze della Norvegia figura sicuramente Heidi Weng, che sarà al via sin da oggi nella sprint in tecnica libera. La diretta interessata è però scettica su questa retorica.
«Non credo che sia il momento clou dell'anno, forse lo sarà quando arriverò in Val di Fiemme» ha detto Weng a Nettavisen, che l’ha intervistata a Dobbiaco.
In particolare, Weng storce il naso di fronte al programma proposto, che vedrà i partecipanti impegnati in due sprint in tecnica libera.
«Penso che sia triste che al Tour de Ski ci siano due sprint a skating e non ce ne sia una tecnica classica. Non ne capisco bene il senso. Voglio fare le sprint, ma il fatto che ci siano due sprint a skating su piste completamente identiche, sono perplessa anche se non posso farci niente»
Ad ogni modo, anche se avrebbe preferito che in programma venisse inserita anche una sprint in tecnica classica, Weng è comunque determinata a trarre il meglio dalla situazione.
«Farò del mio meglio. Non vedo l'ora che arrivi la Val di Fiemme. Questo è l'obiettivo più grande. Non so se l'obiettivo più grande sia la Final Climb, ma in Val di Fiemme mi sento bene e non vedo l'ora di fare le due gare lì»
La stessa critica al programma, riporta il sito norvegese, è arrivata anche da Anders Byström, tecnico della nazionale svedese, anche se spiega che gli organizzatori non hanno avuto molta scelta.
«Penso che ci sarebbe dovuta essere una sprint in classico e una in skating, ma i tracciati sono quel sono e quindi avremo la tecnica libera. Non si può gareggiare in classico a Davos e non nemmeno a Dobbiaco. Ad ogni modo è un peccato e il “prodotto” ne risente»