DOBBIACO - Come accaduto anche a Davide Graz, reduce da Trondheim, pure Caterina Ganz non ha avuto una semplice marcia d’avvicinamento al Tour de Ski, complice qualche giorno di malattia.
La fassana delle Fiamme Gialle era quindi molto curiosa di testare la propria condizione nella sprint che a Dobbiaco ha aperto il Tour de Ski. Per l’azzurra è arrivata una ventinovesima posizione, che dimostra una discreta condizione fisica.
«Sicuramente in qualificazione ho avuto un buon segnale dal mio corpo – ha affermato Ganz – pensando al resto del Tour de Ski. Il risultato odierno è buono pensando alla classifica generale del Tour de Ski e sono anche contenta di essermi qualificata, perché non lo davo per scontato, dal momento che ero ammalata fino a quattro giorni fa. Quando durante la pausa ho avuto i primi sintomi di un forte raffreddore, ho temuto di non partire. Ho cercato quindi di fare attenzione a recuperare nel modo giusto e per quanto ho visto oggi, è andata bene».
Ganz è però dispiaciuta di come ha gestito la batteria. La moenese vorrebbe riuscire a fare meglio tatticamente: «Oggi sul ripido le prime due avevano un ritmo altissimo – ha ammesso Ganz – totalmente diverso dal mio. Poi mi hanno superata anche da dietro e sono rimasta ultima. Non sono soddisfatta della mia prestazione in batteria, anche se è stata la più veloce. So che nelle sprint bisogna essere scaltri ed è quello che mi manca. Oggi sono andata dietro alle due migliori della qualificazione, che erano però troppo veloci. Purtroppo non so cosa mi succede nelle batterie, non riesco a far bene tatticamente, cosa che è invece fondamentale. Eppure esperienza di batterie ormai ne ho. Mi dispiace, perché nelle sprint riesco spesso a fare bene in qualificazione, mi piace anche, ma nelle batterie fatico con la tattica e non sono scaltra».
D’improvviso Ganz si ferma e inizia a incoraggiare Nicole Monsorno mentre affronta gli ultimi metri di gara. Segno di quanto la trentina tenga al gruppo: «Facciamo parte della stessa nazione e sono felice se le altre azzurre fanno bene. Sarei molto felice se tutte insieme riuscissimo ad alzare il nostro livello, ne abbiamo bisogno negli allenamenti per crescere come squadra».