La 72esima edizione della Tournée dei Quattro Trampolini è iniziata ufficialmente, dopo la qualificazione di ieri. Come da tradizione l’ultima gara dell’anno solare si disputa a Oberstdorf sul Schattenbergschanze, nella meravigliosa cornice della Orlen Arena ricolma di pubblico -25500 spettatori-, visto i fasti dei padroni di casa. Oggi la gara non ci regalerà il nome certo di chi abbellirà il suo palmares con l’aquila d’oro, ma ci risponderà su chi non sarà della partita per il trionfo.
Tante sono le particolarità legate a questa manifestazione storica e unica nel panorama dello sci nordico, tra queste desta sempre spettacolo e curiosità il format con cui si svolgono le prime serie delle competizioni seguendo il KO System (scontri diretti testa a testa).
La seconda parte di gara è stata altamente spettacolare con molti salti sopra i 130m, tutto questo grazie al minor vento alle spalle e la stanga di partenza elevata, che ha consentito ai saltatori di sviluppare una notevole velocità lungo le canaline. Il tedesco Andreas Wellinger ha vinto, lanciando la sua fiche per il successo finale tra una decina di giorni. Durante il primo salto è stato eccezionale, nel secondo ha confezionato una prestazione solida testimoniando la sua costanza di rendimento. Al posto d’onore si attesta il giapponese Ryoyu Kobayashi. Il fuoriclasse, proveniente dal paese del Sol Levante, ha trovato forte vento alla spalle fuori dal dente, ma ha combattuto sino all’atterraggio rosicchiando punti al tedesco. Sul gradino più basso del podio il leader della generale Stefan Kraft, il quale ha ricevuto il semaforo verde in un momento non propizio. Quarto uno specialista dei trampolini tedeschi della Tournée, lo sloveno Lovro Kos, autore di una rimonta di ben nove posizioni.
Il responso dello Schattenbergschanze è chiaro, sono in tre a giocarsi l’Aquila d’Oro: Wellinger, Kobayashi e Kraft. Il tedesco non dovrà farsi sopraffare dalle aspettative dei tifosi, il nipponico sa già come si vince in questi contesti e l’austriaco dovrà superare la sua bestia nera tra tre giorni. Niente da fare per Karl Geiger che è stato della partita per solo una serie di otto. La storia del nuovo millennio ci insegna che per primeggiare a Bischofshofen devi chiudere nei primi quattro a Oberstdorf. Lindvik ha chiuso in quinta posizione ha un missione quasi impossibile, ma mai darlo per finito e può essere un osso duro da qui in avanti.
Parlando esclusivamente di misura i migliori sono stati Wellinger e Kos a parimerito con 139.5m, lontano dal record del trampolino fatto registrare esattamente vent’anni orsono da Sigurd Pettersen, che diede inizio alla sua marcia verso la vittoria della Tournée.
Il responso dello Schattenbergschanze è chiaro, sono in tre a giocarsi l’Aquila d’Oro: Wellinger, Kobayashi e Kraft. Il tedesco non dovrà farsi sopraffare dalle aspettative dei tifosi, il nipponico sa già come si vince in questi contesti e l’austriaco dovrà superare la sua bestia nera tra tre giorni. Niente da fare per Karl Geiger che è stato della partita per solo una serie di otto. La storia del nuovo millennio ci insegna che per primeggiare a Bischofshofen devi chiudere nei primi quattro a Oberstdorf. Lindvik ha chiuso in quinta posizione ha un missione quasi impossibile, ma mai darlo per finito e può essere un osso duro da qui in avanti.
Parlando esclusivamente di misura i migliori sono stati Wellinger e Kos a parimerito con 139.5m, lontano dal record del trampolino fatto registrare esattamente vent’anni orsono da Sigurd Pettersen, che diede inizio alla sua marcia verso la vittoria della Tournée.
L’Italia ha da festeggiare dopo la prima competizione in terra bavarese. Il movimento continua a crescere e il lavoro dell’allenatore David Jiroutek fa ben sperare per il futuro. Alex Insam ha chiuso al 25°, miglior risultato ad Oberstdorf. L’atleta del gruppo sportivo delle Fiamme Oro salta in maniera egregia, non lo si vedeva così stabile da parecchio tempo. Giovanni Bresadola (30°), dopo aver pescato un jolly nel KO, è stato autore di un buon secondo salto, che può dar morare per il proseguo della Tournée. Francesco Cecon -squalificato per dimensioni della tuta- e Andrea Campregher (46°) non hanno partecipato alla seconda serie ma hanno dimostrato aspetti positivi nelle loro prestazioni, da seguire con attenzione nei prossimi appuntamenti.
Le sorprese non sono mancate nel corso della prima serie, la Norvegia ha perso metà del suo contingente e i blasonati sloveni hanno accusato ampi distacchi dai migliori. Granerud, Lanisek e Kubacki, i protagonisti della scorsa stagione alla vigilia della competizione di Oberstdorf, oggi hanno raccolto le briciole.
Domani ci sarà un giorno di riposo, si riprenderà il 31 dicembre con la qualificazione di Garmisch–Partenkirchen.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1° A. Wellinger (GER) 309.3 (161.3+148)
2° R. Kobayashi (JPN) 306.3 (156.5+149.8)
3° S. Kraft (AUT) 298.9 (155.7+143.2)
4° L. Kos (SLO) 289.7 (135.6+154.1)
5° M. Lindvik (NOR) 286.1 (143.2+142.9)
6° P. Raimund (GER) 286.0 (137.6+148.4)
7° K. Geiger (GER) 285.4 (148.7+136.7)
8° J. Hoerl (AUT) 285.1 (138.9+146.2)
9° P. Prevc (SLO) 282.0 (128.1+153.9)
10° M. Hayboeck (AUT) 281.4 (143.7+137.7)
1° A. Wellinger (GER) 309.3 (161.3+148)
2° R. Kobayashi (JPN) 306.3 (156.5+149.8)
3° S. Kraft (AUT) 298.9 (155.7+143.2)
4° L. Kos (SLO) 289.7 (135.6+154.1)
5° M. Lindvik (NOR) 286.1 (143.2+142.9)
6° P. Raimund (GER) 286.0 (137.6+148.4)
7° K. Geiger (GER) 285.4 (148.7+136.7)
8° J. Hoerl (AUT) 285.1 (138.9+146.2)
9° P. Prevc (SLO) 282.0 (128.1+153.9)
10° M. Hayboeck (AUT) 281.4 (143.7+137.7)
Gli italiani
25° A. Insam 255.6 (128.0+127.6)
30° G. Bresadola 228.9 (103.3+125.6)
News in aggiornamento