Sci di fondo - 29 dicembre 2023, 08:00

Sci di fondo - Verso il Tour de Ski, in Svezia "scartano" i fondisti della nazionale dai favoriti nonostante i grandi assenti

Il Tour de Ski ha perso molti dei principali favoriti alla vittoria. Lo scorso anno, sul podio del Tour de Ski maschile c'erano Johannes Klaebo, Simen Hegstad Krüger e Hans Christer Holund, in quest'ordine. Quest'anno, quando sull'Alpe del Cermis si deciderà nella Final Climb la vittoria finale, mancheranno tutti: Holund si è ritirato mentre Klaebo e Krüger hanno dovuto gettare la spugna a causa di malanni. Krüger in particolare, partiva come favorito per il Cermis. L'assenza dei grandi campioni norvegesi rimette tutto in discussione e i fattori in campo cambiano totalmente.

"Cambieranno completamente le condizioni. In un certo senso, sarà ancora più emozionante anche se tutta la magia che Kläbo può offrire scomparirà" afferma Anders Blomquist, esperto di sci di fondo per la televisione svedese SVT.

A questo punto ci si chiede chi possa avere la possibilità di portare a casa la vittoria del Torneo. Blomquist però è molto severo nei confronti degli atleti della propria nazione, non inserendo nessuno di loro tra i favoriti per portare a casa il Tour de Ski.

"Penso che ci siano molti norvegesi che saranno più forti degli svedesi" ha commentato su SVT "Sarebbe stata l'occasione perfetta per Calle (Halfvarsson, ndr), ma sta tornando ora dal covid anche lui, quindi è una grande incognita"

Anche William Poromaa sarebbe escluso dalla battaglia, avendo avuto problemi di salute da quando è caduto rovinosamente nell'opening stagionale svedese e non è ancora completamente in condizione, seppur sia in ripresa molto lentamente.

"Ha avuto parecchi problemi. Se fosse stata una stagione normale avrei assolutamente detto che avrebbe potuto competere con i migliori. Ha una possibilità di salire sul podio, ma per accadere tutto deve andare bene."

Per capire chi sarà a contendersi la vittoria del Tour de Ski non dobbiamo aspettare poi molto: si partirà il 30 dicembre da Dobbiaco.

Federica Trozzi