Più volte nello sci di fondo è emerso il problema della mancanza di premi adeguati. Anche a novembre gli atleti svedesi hanno protestato per un montepremi irrisorio in occasione delle gare di apertura di Gällivare dal 17 al 19 novembre: addirittura ai vincitori delle competizioni venivano dati 87 euro sotto forma di assegno gigante, cosa che generava un contrasto comico per tutti tranne (giustamente) che per gli atleti.
La situazione non è migliorata in Coppa del Mondo, perché gli svedesi sono tornati alla carica. A Emma Ribom, in particolare, non va giù che i fondisti debbano prendere meno premi degli sciatori alpini e dei saltatori con gli sci: «Ricordo quanto sia stato difficile iniziare a fare questo sport qualche anno fa. Sarebbe stato bello investire più soldi nello sci di fondo in modo che più persone potessero praticarlo», queste le sue parole a NTB.
I "paperoni" Johannes Klæbo e Jessie Diggins si sono finora assicurati un montepremi di circa 800mila corone (poco più di 70mila euro). È tanto? Relativamente, è pochissimo. Basti pensare che Mikaela Shiffrin è già a quota 2,85 milioni di corone (poco più di 250mila euro) mentre Stefan Kraft ha raggiunto il milione di corone (circa 90mila euro).
La situazione non è migliorata in Coppa del Mondo, perché gli svedesi sono tornati alla carica. A Emma Ribom, in particolare, non va giù che i fondisti debbano prendere meno premi degli sciatori alpini e dei saltatori con gli sci: «Ricordo quanto sia stato difficile iniziare a fare questo sport qualche anno fa. Sarebbe stato bello investire più soldi nello sci di fondo in modo che più persone potessero praticarlo», queste le sue parole a NTB.
I "paperoni" Johannes Klæbo e Jessie Diggins si sono finora assicurati un montepremi di circa 800mila corone (poco più di 70mila euro). È tanto? Relativamente, è pochissimo. Basti pensare che Mikaela Shiffrin è già a quota 2,85 milioni di corone (poco più di 250mila euro) mentre Stefan Kraft ha raggiunto il milione di corone (circa 90mila euro).