Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, non teme un boicottaggio dei Giochi Olimpici del 2024 da parte dell'Ucraina. Questa possibilità era emersa a seguito dell'ufficialità dell'ammissione di atleti russi e bielorussi sotto bandiera neutrale. Bach si è detto soddisfatto di quest'ultima decisione del CIO lo scorso 8 dicembre, con l'aggiunta di criteri di qualificazione vista l'assenza dai rispettivi circuiti mondiali delle varie discipline di russi e bielorussi.
La decisione non è chiaramente andata giù al Governo ucraino, che ha minacciato di ritirare tutti gli atleti da tutte le competizioni a Parigi 2024. "Non soddisfare tutte le richieste dell'Ucraina non significa sostenere la guerra, soprattutto perché abbiamo mostrato una solidarietà senza precedenti con gli atleti ucraini dall'inizio dell'invasione su vasta scala. Perché l'Ucraina dovrebbe punire i suoi atleti per le azioni dell'esercito russo e privarli loro del loro sogno dei Giochi Olimpici?" dice Bach, citando il quotidiano tedesco Welt am Sonntag.
Bach ha affermato che la decisione sull'ammissione degli atleti provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia non cambierà il corso del conflitto armato in Ucraina a favore della Russia. "Ciò rende ancora una volta chiara al mondo l'importanza delle sanzioni contro questo governo", ha affermato Bach. La decisione del CIO ha suscitato dure reazioni sia da parte dell'Ucraina che della Russia. La Federazione Russa teme che sulla base di questi criteri possa essere negato l'accesso ai Giochi ai suoi migliori atleti. "Ciò significa che abbiamo trovato una soluzione equilibrata" Bach ha concluso.