Notizie | 26 dicembre 2023, 20:00

Sci di Fondo - Verso il 2024, i/le giovani da seguire per l'Italia che manda al Tour de Ski nove atleti nati dal 2000 in poi

Sci di Fondo - Verso il 2024, i/le giovani da seguire per l'Italia che manda al Tour de Ski nove atleti nati dal 2000 in poi

Sono ben gli atleti nati dal 2000 in poi che saranno al via del prossimo Tour de Ski, un segnale molto positivo, in quanto indica la diversa presenza di giovani di valore, sui quali lo sci di fondo italiano può provare a puntare in ottica futura.

In ambito maschile, l’inizio di stagione ha visto proprio due giovani partire con il piede giusto: Davide Graz ed Elia Barp. Il primo, classe 2000, ha fatto un bel salto di qualità riuscendo a entrare già quattro volte tra i primi venti, posizione che aveva raggiunto solo tre volte prima di questa stagione. Elia Barp, invece, alla prima stagione in cui parte direttamente dalla Coppa del Mondo, sta mostrando una solidità tra i senior solitamente rara, per un giovane ventunenne. Con loro al Tour de Ski saranno presenti anche Alessandro Chiocchetti, giovane 2001 dal grande potenziale, soprattutto in tecnica classica e già con una buona esperienza di Coppa del Mondo, e Martino Carollo. Il piemontese delle Fiamme Oro sarà il primo cuneese a prendere parte al Tour de Ski. Per lui una bella soddisfazione, arrivata dopo la vittoria nella sprint di FESA Cup, nel giorno del suo esordio tra i senior. Non male per il classe 2003, capace di fare bene in ogni format di gara.
I giovani da seguire non sono però finiti. Oltre ai Milano Cortina, Riccardo Bernardi e Fabrizio Poli, ad alcuni atleti fuori dalla nazionale protagonisti di un ottimo inizio di stagione, come Mauro Balmetti, Giacomo Petrini e Nicolò Cusini, per citarne alcuni, ci sono anche i nazionali juniores. In particolare, ci si aspetta molto da Davide Ghio, atleta dal grande potenziale e completo, Aksel Artusi e Gabriele Matli. Attenzione poi a Marco Gaudenzio, Teo Galli, Gabriele Rigaudo, Tommaso Cuc e Matteo Franzoni, tutti molto interessanti.
Da seguire poi ci sono i 2006, soprattutto Federico Pozzi e Niccolò Bianchi, partiti a mille in questo inizio di stagione. Anche il friulano Marco Pinzani ha rubato l’occhio, come il 2007 Daniel Pedranzini. Attenzione pure a Luca Ferrari, Tommaso Sartori ed Alessio Romano.

Tra le donne, invece, diverse 2000 hanno già diverse esperienze in Coppa del Mondo, anche se non sempre con la necessaria continuità, parliamo di Martina Di Centa e Nicole Monsorno. Quest’ultima ha anche ottenuto una top quindici nella qualificazione alla sprint di Drammen, risultato non banale per una sprinter. Al Tour de Ski farà il suo esordio Federica Cassol, classe 2000, che fin qui non aveva avuto occasione di disputare la sua prima gara nel massimo circuito mondiale. Poi ci sono le due giovani che tutti tengono d’occhio da tempo, Nadine Laurent ed Iris De Martin Pinter. Entrambe hanno disputato già il passato Mondiale assoluto a Planica, lo scorso febbraio, superando anche la qualificazione della sprint. Ora c’è grande curiosità di vedere la poliziotta valdostana del 2003 e la carabiniera veneta del 2004 all’opera in Coppa del Mondo. Sicuramente due che vanno tenute d’occhio ed aspettate.

E le altre? Intanto vi è Sara Hutter, classe 2001 del gruppo Milano Cortina 2026, poi anche Veronica Silvestri che ha lanciato bei segnali in questo inizio di stagione, oltre a una Elisa Gallo che non sta vivendo un bel periodo, ma ha un talento indiscutibile.
Tra le 2004 molto bene sta facendo Maria Gismondi, giovane romana che fa del lavoro il suo credo. Con lei sono partite molto bene in stagione anche Virginia Cena (valdostana classe 2004), Marit Folie (2004 Fiamme Gialle) e Beatrice Laurent (2005 piemontese). Tra le 2006 va poi sicuramente tenuta d’occhio Marie Schwitzer, giovane alto altoatesina dal grande potenziale. Inoltre, nelle prime uscite stagionali, una bella impressione ha fatto Vanessa Cagnati, classe 2007. Senza dimenticare Stella Giacomelli ed Anna Morandini.
Alcune matureranno, altre si perderanno, come normale che sia. L'importante è però che anche l'ambiente stesso le aiuti, perché da troppi anni quel "le ragazze non vanno", sfogliando foto ingiallite degli anni 90/2000 o anche del periodo fino al 2011, non aiuta. Lasciamole lavorare, sbagliare, crescere, senza mettere sulle loro spalle un peso che non devono portare loro.

* Nell'articolo sono citati alcuni nomi, ma ovviamente siamo convinti che tanti atleti che non abbiamo nominato sapranno fare benissimo in stagione.

Giorgio Capodaglio