Quella di Maurice Manificat è una storia di riscatto e rinascita. Chissà a quale risultato potrà ambire al prossimo Tour de Ski, ma il 37enne ha già vinto con la convocazione di ieri grazie alla quale è tornato in Nazionale A francese dopo la "retrocessione" nel gruppo "relève" risalente allo scorso anno.
Le prestazioni convincenti in FESA Cup, condite dalla vittoria nella 10 km a classico di ieri, gli sono valse il rientro in squadra proprio per quella manifestazione che finora rappresenta la sua ultima partecipazione in Coppa del Mondo (20 km a skating di Oberstdorf, nel gennaio 2023) e dal quale si ritirò in anticipo per via di un'influenza.
Il classe 1986 ha commentato ai microfoni di Nordic Magazine il suo ritorno in Coppa del Mondo: «Martedì sera avevo un po' di raffreddore, dunque abbiamo deciso di non fare la sprint per darmi le migliori possibilità nella individuale, che è il mio punto di forza. Era da tempo che non mi sentivo così bene e costante per un periodo così lungo. Non è stato facile per me nell'ultimo anno e mezzo, dunque sono felice perché sono riuscito a fare le cose per bene! Avevo chiaramente in mente di tornare per il Tour de Ski, un evento che porta un vero valore aggiunto allo sci di fondo. È una soddisfazione tornare in Coppa del Mondo, ma il prossimo passo è non fermarsi qui. È stata una strada lunga, difficile e piena di insidie, ma sono riuscito a superare gli ostacoli: per fare un paragone con il rugby, ho segnato una meta e ora devo convertirla».
«Ho avuto sensazioni molto regolari per tutta l'estate, sentendo la potenza crescere nelle prime gare di fine novembre. Le gare di Coppa di Francia e di FESA Cup sono difficili, e le cose possono andare rapidamente storte», ha proseguito. «A Goms, a dicembre, è stato frustrante perché i risultati erano buoni, ma non abbastanza. C'era la possibilità di andare in Coppa del Mondo a Trondheim, ma non è andata così. Abbiamo quindi dovuto essere pazienti e continuare a lavorare bene con Mathias (Wibault, l'allenatore del gruppo "Osservati", nda), con cui ho un ottimo rapporto. Abbiamo preso sempre le decisioni giuste».