Giornata di eccezione per il biathlon azzurro che questo venerdì mattina. Nella Palestra Monumentale del CONI nella cornice del Foro Italico a Roma, allestita per l'occasione, il quartetto azzurro della staffetta femminile di Oberhof, che ha fatto la storia vincendo la sua prima medaglia iridata, ha ricevuto il "Collare d'oro", la massima onorificenza sportiva concessa dal Comitato Olimpico Nazionale.
Alla presenza tra gli altri del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, Samuela Comola, Hannah Auchentaller e Lisa Vittozzi hanno ricevuto l’onorificenza, mentre Dorothea Wierer era invece assente.
Assieme alle tre azzurre è salito sul palco anche il direttore tecnico Klaus Höllrigl che ha ricevuto la Palma d'Oro del CONI al merito tecnico. Il dt ha così commentato l’intesa tra le quattro atlete, così diverse tra loro per percorso e caratteristiche, che ha portato a trovare in quel pomeriggio del 18 febbraio scorso, la gara perfetta:
«L’intesa perfetta nel nostro sport parte già tra il fondo e il tiro, dove uno è uno sport di endurance e l’altro è uno sport di concentrazione e precisione. La stessa cosa cerchiamo di farla al di fuori, mettendo insieme tutti i pezzi per creare un futuro positivo per noi e per la Federazione»
Un premio che corona il grande lavoro non solo delle singole atlete che erano in pista quel giorno e senza ombra di dubbio hanno portato a casa un risultato forse al di sopra delle aspettative della vigilia, ma di tutta una squadra che da anni si impegna per far crescere il biathlon italiano, non solo a livello agonistico ma come movimento, a partire dalla base, in costante crescita.