Atleti russi e bielorussi potranno partecipare sotto bandiera neutrale alle Olimpiadi estive di Parigi 2024. Una scelta che ha lasciato interdette molte persone ma che pare essere un primo passo verso la reintegrazione dei Paesi esclusi dalla cartina geografica sportiva (di alcune discipline) negli ultimi due anni.
Non ultimo, il vicepresidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Juan Antonio Samaranch, ha descritto l’apertura delle porte ai Giochi di Parigi 2024 agli atleti russi e bielorussi a determinate condizioni come un "equilibrio doloroso ma giusto" mentre la guerra in Ucraina continua. "Penso che abbiamo trovato un equilibrio doloroso ma giusto per la situazione degli atleti russi e bielorussi. Ora resta da vedere quanti di loro si qualificheranno e come andrà a finire", ha detto Samaranch all’EFE presso il comitato olimpico spagnolo (COE) galà di fine anno. "Siamo riusciti, in un mondo molto polarizzato, a rispettare la nostra Carta Olimpica, ma dobbiamo riconoscere che viviamo in un mondo reale e molto complesso", ha affermato il membro del CIO.
Russi e bielorussi, senza i loro simboli nazionali e finché non abbiano difeso la guerra o non sono stati associati all’esercito, potranno competere solo in gare individuali. Gli atleti sia russi che ucraini hanno reagito negativamente alla mossa. "I Giochi Olimpici hanno la loro ragion d’essere nel dimostrare che esiste un’altra via", ha detto Samaranch a proposito dei conflitti mondiali. "E non importa quanto siamo diversi, perché ciò che ci unisce è più importante. Si può competere ferocemente l’uno contro l’altro e poi vivere insieme in un villaggio olimpico come fratelli, con molto rispetto", ha detto.
Vedremo quali saranno le conseguenze sulle discipline che hanno completamente tagliato la Russia e la Bielorussia, tra cui sci di fondo e biathlon, anche in vista delle Olimpiadi italiane del 2026.
Russia, il vice Presidente del CIO Samaranch: “I Giochi Olimpici hanno la loro ragion d’essere nel dimostrare che esiste un’altra via”
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