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Biathlon – Marie Dorin sulla tripletta di Braisaz: “Quando metti su famiglia sei più distaccato dal risultato. Al tiro sembra aver trovato la sua dimensione”

Marie Dorin-Habert e Justine Braisaz-Bouchet possono essere accomunate per più di un aspetto, primo su tutti la nazionalità. Entrambe si sono prese un anno di pausa dalle competizioni agonistiche nel biathlon per dare alla luce un figlio ed entrambe sono tornate in una veste, forse, mai vista prima. E’ il caso della savoiarda, che aveva interrotto la sua carriera dopo il grande successo olimpico di Pechino nel 2022 e che è tornata evidenziando un passo sugli sci straordinario e completando una clamorosa tripletta a Lenzerheide. Dopo la maternità, non è stato il suo passo sugli sci a sorprendere in questo inizio di stagione, ma la solidità al tiro che ha dimostrato. In termini di percentuali sì, ma anche in termini di gestione dei talvolta molto complicati da gestire, cinque colpi.
Ha fatto qualcosa di pazzesco, il meglio raggiunto in tre gare di seguito. Non vedo come si potrebbe fare di più sull’adattamento al livello di forma fisica o sulla gestione della gara in relazione alle proprie qualità. Penso che in Svizzera sia stata semplicemente perfetta. Non ha vinto le gare a ‘buon mercato’ perché la concorrenza c’era, soprattutto nello sprint e nella mass start. Ha fatto tre gare davvero solide e ha vinto lasciando una bella impressione di leggerezza e fluidità. Francamente dava addirittura l’impressione di disinvoltura! Vorrei davvero che continuasse così" afferma l’ex campionessa mondiale.
Compiaciuta dei risultati ottenuti da Braisaz, Dorin sottolinea la gestione del poligono della 31enne, che è totalmente cambiata rispetto alle precedenti versioni. “Sono rimasta assolutamente colpita. Non perché non pensassi che Justine fosse capace di farlo, ma perché non l’avevo mai vista fare questo tipo di gara. Ancora una volta, era molto solida al tiro e non ha vinto 3 gare perché tutto era allineato. È riuscita a trovare un suo modo di lavorare sui movimenti e un modo di fare le cose che le permette di garantire un tiro calmo e sereno. Sugli sci non sono affatto sorpresa dalla sua velocità, è il livello che ha sempre avuto. Se non fosse tornata al suo livello, sarebbe stato più sorprendente e strano. Non avevo preoccupazioni a riguardo!" afferma l’ex campionessa francese.
Riguardo al fatto che lei stessa abbia conquistato le gioie maggiori della sua carriera dopo la pausa per maternità, questa è la sua opinione. "Immagino che la prospettiva che ha assunto nel suo sport con la maternità le abbia permesso di fiorire e di trovare un percorso sereno per gestire le sessioni di tiro come desidera. Avendolo sperimentato e avendo ottenuto i miei migliori risultati dopo la gravidanza, posso solo dire che porta moltissimi benefici! Più che altro, mettere su famiglia permette un maggiore distacco nella testa dell’atleta nei confronti del risultato in generale e quindi gestire uno sport così delicato come il biathlon con più serenità" conclude.

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