A Sjusjøen le gare femminili di IBU Cup parlano ancora francese. Dopo la doppietta nella Sprint di mercoledì, le transalpine strappano un'altra vittoria - la terza stagionale nel secondo circuito internazionale - grazie a una prova maiuscola di Anaëlle Bondoux. La classe 2004 (31'51"3 con zero errori) precede sul traguardo Ida Lien (+26") e Stina Nilsson (+42"6).
Molto solida la prova della transalpina (quinta nella Sprint), che parte piano rispetto alle rivali ma va avanti del suo passo e si trova in testa all'uscita del secondo poligono, con 2"6 su Nilsson. Le due stanno insieme fino al terzo poligono, quando la svedese (0-0-2-0) commette due errori esiziali per la sua gara, mentre Bondoux è una cecchina infallibile e prosegue indisturbata fino al traguardo. Per la 19enne è la prima vittoria e il primo podio: risultati che celebra con stile, grazie a un inchino sulla linea d'arrivo. Avrebbe ampiamente avuto i suoi motivi per esultare ben più vistosamente, perché a farle compagnia sul podio ci sono due pezzi da 90, sia pure in "crisi di identità". Lien (0-0-1-0 e 16ª in partenza) ha contribuito a quattro vittorie in staffetta in Coppa del Mondo e a una ai Mondiali, Nilsson (pur con tutte le difficoltà della transizione dallo sci di fondo avvenuta nella stagione 2020-21) ha ottenuto un podio in Coppa del Mondo di biathlon ed è stata olimpionica nella Sprint di Pyeongchang 2018.
Quarto posto per una Julia Tannheimer portentosa sugli sci stretti ma sporca al poligono (2-2-0-0): per la tedesca, prima nel course time con 13" su Lien, è il miglior risultato in IBU Cup. Gran prestazione e molto rammarico per Michela Carrara: l'azzurra è ottava per colpa di un ultimo poligono incerto (tre errori). Per tre quarti di gara la valdostana (0-0-1-3) è in zona podio, e dopo il terzo poligono è addirittura seconda davanti a Lien. Gli ultimi colpi la portano dietro Jenny Enodd, Jeanne Richard e Baiba Bendika e davanti a Julia Kink e Ragnhild Femsteinevik. Non è invece partita Anna-Karin Heijdenberg, quarta mercoledì.
Per quanto riguarda le altre azzurre in gara, 18° posto per Martina Trabucchi (0-0-1-1), bravissima a recuperare dalla 32ª posizione e a superare addirittura la vincitrice della Sprint Oceane Michelon, oggi tremenda al tiro con sette errori (0-3-2-2 e 20° posto). Appena fuori dalla top-30 Sara Scattolo (31ª partendo 40ª, 0-1-2-0) e Linda Zingerle (33ª partendo 28ª, 0-0-2-2): peccato per la 21enne di Anterselva, che a metà gara era 16ª.
IBU Cup Sjusjøen, Pursuit donne: classifica finale top-10:
1. A. Bondoux 31'51"3
2. I. Lien +26"
3. S. Nilsson +42"6
4. J. Tannheimer +1'19"1
5. J. Enodd +1'24"6
6. J. Richard +1'32"9
7. B. Bendika +1'35"7
8. M. Carrara +1'46"6
9. J. Kink +1'58"2
10. R. Femsteinevik +2'08"
Le altre italiane:
18. M. Trabucchi +2'43"7
31. S. Scattolo +4'10"1
33. L. Zingerle +4'13"9
Per la classifica completa, CLICCA QUI.