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Biathlon – Coppa del Mondo, Mirco Romanin ci guida nell’inedita pista di Lenzerheide: “Un tracciato molto selettivo, diverso dalle solite piste”

La Roland Arena di Lenzerheide si prepara ad ospitare per la prima volta nella storia la Coppa del Mondo di biathlon. Avviato il progetto nel 2006, l’arena è stata inaugurata nel dicembre 2013 e il 31 dicembre dello stesso anno ha ospitato la sua prima gara, in occasione del Tour de Ski 2013/14. L’evento clou della Coppa del Mondo di sci di fondo è poi passato nella località svizzera in altre quattro occasioni.
Il biathlon, invece, ha fatto il suo esordio internazionale l’8 gennaio 2016, con una tappa di IBU Cup Junior. Nell’agosto 2017, la venue ha ricevuto la licenza A per ospitare anche Coppa del Mondo e Mondiali di biathlon, mentre l’8 dicembre 2017 ha ospitato per la prima volta l’IBU Cup. Dal 26 gennaio al 2 febbraio 2020, a Lenzerheide si sono svolti i Mondiali giovanili, mentre i Campionati Europei si sono tenuti nella passata stagione, dal 25 al 29 gennaio. Intanto, il 14 novembre 2020, l’IBU aveva già assegnato a Lenzerheide, che aveva chiuso il video della propria candidatura con un messaggio del più grande tennista di tutti i tempi, Roger Federer, il Mondiale del 2025 e di conseguenza questa tappa della Coppa del Mondo.
Un tracciato che è però inedito a diversi dei campioni della Coppa del Mondo di biathlon e che andiamo a scoprire grazie a Mirco Romanin, allenatore della nazionale italiana femminile, che conosce bene la località venendoci venuto in passato proprio con gli juniores.
«Il tracciato è bello tosto – ha esordito Romaninè abbastanza diverso dalle classiche piste da biathlon, che frequenta il circuito di Coppa del mondo. Solitamente si trovano molti sali-scendi, tratti dove poter recuperare e rilanciare, mentre qui, invece, la prima parte è tutta da lavorare molto, fino al primo intertempo non c’è un attimo di tregua, con due tratti particolarmente tosti dove tutti gli atleti utilizzeranno sicuramente il pattinaggio corto».
Dopo il primo intertempo si trova poi un tratto dove gli atleti possono rifiatare un attimo, «ma solo se le condizioni della neve saranno veloci, altrimenti bisognerà sempre lavorare» ha proseguito Romanin. Questo primo tratto è identico per tutti gli anelli di gara, da 2 km, 2,5 km, 3 km e 3,3 km, poi le cose cambiano. «Un ponte abbastanza ripido ma breve precede il bivio da 2 km ,che si trova sulla sinistra – ha descritto l’allenatore azzurro – da lì si imbocca la veloce discesa per lo stadio. I giri da 2,5, 3 e 3,3 km procedono sulla destra e da lì inizia probabilmente il tratto più difficile dal tracciato, ovvero una salita lunga circa 300 metri, dove la pendenza nella prima parte è impegnativa, mentre nella seconda parte tende a diventare meno ripida, e gli atleti più in condizione, con l’utilizzo del pattinaggio doppio possono fare la differenza. Si arriva quindi sul punto più alto del tracciato, e li sarà situato il secondo intertempo».
A quel punto, ovviamente, gli anelli si dividono: «Il 2,5 scende dritto alla stadio attraverso una lunga discesa che termina con una curva secca verso sinistra; il 3 e il 3,3 vanno ancora a sinistra per affrontare quello che è sicuramente il tratto più semplice della pista. Il 3 km si annoda su un tratto pianeggiante prima di rientrare sulla lunga discesa, mentre sul 3,3 ci sarà ancora una salita non particolarmente impegnativa ma dove bisognerà comunque tenera alta la velocità per non perdere troppo tempo. Il 3,3 rientra poi sulla discesa nello stesso punto del 3».
Si arriva quindi allo stadio e ovviamente al tiro: «L’ingresso al poligono è relativamente semplice. Dopo aver affrontato la curva secca verso lo stadio, dove con neve veloce si toccheranno i 60 km/h, ci sarà una leggera salita prima di arrivare al piano dello stadio dove sulla sinistra ci sarà l’arrivo, sotto alle tribune, e a destra l’ingresso in poligono».
Ricapitolando, una pista in cui conterà tanto essere in buone condizioni fisiche, augurandosi vi sia neve veloce: «Un tracciato sicuramente molto selettivo, soprattutto il giro da 2,5 km. Nella giornata di domani è prevista ancora neve, il che lo renderà ancora più insidioso. Inoltre va rimarcato il fatto che qua anche la quota e il fatto di essere alla quarta settimana consecutiva di gare, si faranno sicuramente sentire».
Insomma ci si attende un weekend piuttosto interessante sulla pista che ospiterà il prossimo Mondiale.
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