Biathlon | 10 dicembre 2023, 19:15

Biathlon - Le parole di Jonne Kähkönen dopo la staffetta: "Un risultato che farà bene a tutte anche individualmente; Vittozzi ha messo in atto quanto ci eravamo detti ieri"

Foto credit: Dmytro Yevenko

Foto credit: Dmytro Yevenko

Senza Dorothea Wierer e anche la stessa Hannah Auchentaller, che fu sorprendente protagonista a Oberhof quando la staffetta femminile azzurra conquistò lo storico oro mondiale, l’Italia ha concluso al quarto posto la gara di Hochfilzen, ad appena 13” dal podio. Un risultato inatteso.

L’allenatore di tiro della squadra femminile, Jonne Kähkönen, è ampiamente soddisfatto della prova delle atlete da lui allenate, visto l’utilizzo di appena cinque ricariche. «È stata una bella prestazione di squadra e anche individuale da parte di ogni singola atleta – ha affermato il coach finlandese a Fondo Italiasono veramente felice di ciò che ho visto. Spero che questa prestazione possa anche essere una bella spinta per tutte loro anche individualmente, in vista della tappa di Lenzerheide della settimana prossima».

Kähkönen si è quindi concentrato sulla prova di ogni singola atleta, andando in ordine di frazione e partendo quindi da Comola: «Sono stato contento di aver visto questa Sammy, perché oggi è stata la Comola che conosco, più al livello che le appartiene, sia sugli sci che al tiro. La sua è stata una buona prestazione di biathlon nel suo complesso».

Impressionante è stata la prestazione di Lisa Vittozzi, tra le più veloci in pista e seconda migliore per shooting time. Proprio di quest’ultimo aspetto, Jonne Kähkönen è stato particolarmente felice: «Oggi Lisa è stata sicuramente su un alto livello, è stato bello per me vedere che ha messo in atto ciò di cui avevamo discusso ieri. Dopo l’inseguimento, abbiamo parlato del tiro, dovendo ammettere che soprattutto in piedi non era stato abbastanza veloce rispetto a quanto fa normalmente sia in allenamento che in competizione. Ieri abbiamo parlato di questo ed eravamo d’accordo sul fatto che oggi, pur non esagerando, avrebbe sparato in maniera più normale e rilassata, che significa anche più veloce. Ne abbiamo parlato ieri e lo ha messo in pratica oggi. Peccato per quei due errori, ma è stato bello vedere che anche con le ricariche il tempo totale era solo 28”, una super prestazione. Sono veramente contento di questo. Inoltre, sono contento anche del fatto che Lisa non ha commesso alcun errore a terra in tutte le competizioni, cento per cento».

Grande protagonista della staffetta è stata Beatrice Trabucchi, che alla sua prima staffetta in Coppa del Mondo ha concluso senza utilizzare ricariche. «Sono molto contento di Bea, che alla prima staffetta di Coppa del Mondo è riuscita a portare in gara ciò che fa ogni giorno in allenamento e che può fare anche nelle competizioni. Sono molto contento di averlo visto. Lei ha fatto una bella prestazione, al livello della Coppa del Mondo. Riguardo la sua prestazione al tiro, ha sparato con il cento per cento in totale, sia a terra che in piedi, quaranta su quaranta! Beatrice ha fatto un bel passo avanti, ovviamente c’è ancora qualcosa da migliorare in pista, ma arriverà con il lavoro».

Infine ottima ultima frazione di Rebecca Passler, che ha così riscattato il passo falso della sprint di venerdì: «È stato bello vedere che dopo aver mancato la qualificazione all’inseguimento, Rebbi è tornata al suo solito livello. Peccato per i due errori a terra commessi oggi, ma anche lei ha fatto un bel lavoro con le ricariche, sparando anche velocemente».

Dopo aver parlato della staffetta, Kähkönen ha aggiornato anche sulla situazione di Hannah Auchentaller, che ha saltato il weekend di Hochfilzen. L’obiettivo è quello di non farle correre rischi e recuperarla bene: «Questa settimana, Hannah non era al cento per cento per gareggiare, così abbiamo deciso di farla riposare per il momento. Con Alex e Mirco abbiamo preso la decisione che abbiamo ritenuto fosse la cosa migliore per lei. Per il momento è meglio farla riposare un po’ ed essere sicuri che Hannah possa tornare in salute al cento per cento ed andare avanti come normale».

Giorgio Capodaglio