Staffetta maschile perfetta per la Norvegia, che conquista per dispersione il gradino più alto del podio per la seconda volta in stagione dopo il successo di Östersund. L’ultimo uomo della Norvegia, ormai il consolidato Vetle Christiansen ha raccontato ai microfoni dell’IBU di un inizio un po’ movimentato della sua frazione.
«Mi sono divertito oggi, anche se l’inizio è stato un po’ complicato con la rottura del bastoncino quasi prima ancora di iniziare. Ho preso quello di Johannes (Boe) ma era un po’ piccolo per me. Quando l’ho cambiato quello nuovo aveva la paperella sbagliata e così sono stato costretto a cambiare una seconda volta. Nella mia testa tutto questo ha generato un po’ di caos ma mi e per questo ho approcciato il poligono con più calma. Volevo fare qualcosa di bello oggi per Siggi (Siegfried Mazet, nrd) visto che è il suo compleanno e penso che sia soddisfatto.»
Con il grande vantaggio conquistato da Johannes Boe nella terza frazione e consolidato da Christiansen (anche grazie all’errore nel tiro a terra di Quentin Fillon Maillet per la Francia) c’è stato anche il tempo, proprio come è accaduto in Svezia, di concedersi un siparietto celebrativo al termine del tiro in piedi, con un inchino dedicato al tecnico al cannocchiale ma anche ai tanti tifosi, che apprezzano certamente le attenzioni e un pizzico di goliardia da parte degli atleti. Questa volta, Christiansen ha optato, dopo il saluto militare, per un più sobrio inchino.
«Ormai è da tanto che mi trovo in questo tipo di situazione in ultima frazione, ma anche se avevamo un minuto di vantaggio non è mai facile andare a sparare sapendo di giocarsi la vittoria e ho comunque dovuto usare una ricarica. È stato bella comunque rendere orgoglioso il nostro allenatore oggi.»