Al termine della gara, l’IBU ha raccolto le impressioni di Johannes Dale – Skjevdal che in questo inizio di stagione stava rincorrendo il podio da diverse gare ma, nella tappa svedese così come in quella di ieri, è sempre mancato qualcosa perché il risultato si concretizzasse. Oggi invece, nonostante i tre errori, il norvegese è riuscito a mettersi in mezzo ai fratelli Boe e a trovare il posto d’onore nel podio della Pursuit di Hochfilzen.
«Era da qualche gara che sentivo che il podio sarebbe arrivato ma non ero finora stato in grado di mettere tutto insieme e oggi penso sia stata una buonissima gara e infatti ho avuto finalmente la possibilità di salire sul podio. Dopo l’ultimo poligono è stata una gara tra me, Sturla e Tarjei. Volevo proprio tanto questo podio e ha davvero un ottimo “sapore”, sono molto felice»
Un ultimo giro molto speciale per Dale-Skjevdal, impegnato a lottare per il podio con ben due compagni di squadra.
«Sono uscito dalla zona del poligono con Tarjei e fin dal primo metro lui era a tutta e io ho deciso di stare semplicemente dietro di lui per risparmiare qualche energia. Poi ho visto che potevamo avere l’opportunità di prendere Laegreid e ho deciso di provarci ed è andata bene. Una volta passato Sturla ho cercato di risparmiare di nuovo qualche energia per l’ultima salita e da lì a tutta birra, per fortuna sono stato in grado di guadagnare qualche metro per portare a casa il secondo posto»
L’inizio della gara però non è stato dei migliori per il 26enne, che nella prima serie a terra ha mancato due bersagli ma è riuscito comunque a rimanere concentrato per il resto della gara, senza farsi condizionare da quella che sembrava essere una gara compromessa fina dall’inizio.
«Dopo il primo poligono ho pensato immediatamente “anche oggi non è giornata” perché pensi che la gara sia compromessa, iniziare con due errori non è mai bene ma comunque ho provato a restare calmo e fare quello che per cui mi sono allenato e allenato e penso che oggi sono riuscito a farlo molto bene ma devo ammettere che, sì, non è stato un inizio dei migliori»