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Sci di fondo

Sci di fondo – I convocati dell’Italia per la nuova FESA Cup: in 22 andranno a Goms; quale futuro per gli “sprinter” esclusi? Un calendario che andrebbe rivisto

Nome nuovo per la Coppa Europa di sci di fondo che prenderà il via questo weekend a Goms, in Svizzera. Come per la federazione, il cui nome è cambiato da OPA a FESA (Federation of European Ski and Snowboard Associations), in quanto ha aperto a tutte le nazioni europee non restando più circoscritta alle soli nazioni dell’arco alpino, anche la competizione ha modifcato il proprio nome da OPA Cup a FESA Cup.
Le prime gare si svolgeranno venerdì 8 dicembre a Goms-Ulrichen, con una sprint a tecnica classica, seguita il 9 dicembre da un’individuale da 10 km sempre a classico, e infine una mass a skating da 20 km domenica 10 dicembre.
L’Italia non andrà con un contingente molto ampio. Saranno infatti presenti un totale di 22 atleti. Per la FESA Cup Junior scenderanno in pista in dieci, cinque uomini ed altrettante donne, mentre per la FESA Cup Senior, l’Italia avrà sei uomini ed altrettante donne.
Le selezioni sono state fatte basandosi unicamente sui risultati delle competizioni che si sono svolte lo scorso weekend a Santa Caterina, tenendo conto della qualificazione alla sprint a skating, senza valutare poi le batterie, e l’individuale in classico. Per la categoria senior saranno presenti: Martina Di Centa, Nicole Monsorno, Cristina Pittin, Federica Cassol, Nadine Laurent, Sara Hutter, Alessandro Chiocchetti, Giovanni Ticcò, Martin Coradazzi, Giandomenico Salvadori, Giacomo Petrini e Andrea Zorzi. Nella entry list della FESA sono in realtà presenti Dietmar Nöckler e Michael Hellweger, che dovranno però rinunciare, nonostante le loro vittorie a Santa Caterina, perché entrambi ammalati. I loro posti sono stati presi da Andrea Zorzi e Sara Hutter.
Nella categoria juniores sono presenti: Virginia Cena, Iris De Martin Pinter, Maria Gismondi, Beatrice Laurent, Manuela Salvadori, Aksel Artusi, Teo Galli, Davide Ghio, Gabriele Matli e Gabriele Rigaudo. Non convocato il giovane friulano Marco Pinzani, di comune accordo con il Comitato FVG, nonostante le ottime gare disputate a Santa Caterina che gli sono valse il primo posto provvisorio nelle qualifiche per gli YOG, in quanto l’obiettivo principale degli Under 18 è proprio qualificarsi e ottenere risultati all’evento in programma a Gangwon. Si è preferito, di comune accordo FISI e Comitato FVG, lasciarlo preparare le gare di Coppa Italia in programma a Sappada a metà dicembre, importantissime per la qualificazione all’evento sudcoreano.
Per quanto riguarda i senior, il criterio di selezione non convince fino in fondo. Soprende, ad esempio, che non sia stata fatta alcuna selezione su format distance a skating, essendoci una mass start da 20 km, o che per una sprint in classico se ne sia utilizzata una a skating. La pecca più grave appare però essere il calendario. Cosa accade agli sprinter esclusi dall’OPA Cup, visto che la prossima sprint in Coppa Italia Rode è prevista direttamente a gennaio? Atleti che si sono allenati da maggio a novembre, si sono giocati tutto in due minuti? C’è per esempio il caso di Gabrielli che nel corso dell’estate e anche nel test di Livigno aveva mostrato una chiara crescita in qualificazione, che a Santa Caterina ha sbagliato la scelta dello sci in qualificazione, per poi lottare fino all’ultimo per il successo in batteria. Adesso cosa fara?

Ci aspettavamo inoltre di vedere alcuni atleti del gruppo Milano Cortina presenti in FESA Cup anche grazie ai risultati dello scorso anno, perché non vedere Romano, top 15 a Holmenkollen nella 50 km a skating, prendere parte a una mass start a skating da 20 km in FESA Cup, è sorprendente. Discorso simile per lo stesso Abram, spesso presente in Coppa del Mondo nella passata stagione, tanto da aver preso parte anche al Tour de Ski. Si poteva, per questi atleti, garantire già un posto per l’apertura della FESA Cup, a meno di malattie o stato di forma veramente scadente, per dare loro la possibilità di provare a meritarsi un pettorale di Coppa del Mondo, senza costringerli a giocarsi tutto in un’unica gara, anche vista la loro età. Oppure Carollo, vincitore della passata Opa Cup Junior, che ha corso ammalato a Santa Caterina, e non aveva alcun diritto derivato dal successo della passata stagione. Giusto forse contingentare gli azzurri in FESA Cup, ma nella prima tappa bisognerebbe dare forse maggiore spazio, altrimenti si rischia che una sola gara possa incidere in una maniera esagerata sulla stagione.
Guardando al futuro, forse nei prossimi anni, si potrebbe anche pensare di dare l’opportunità ad una parte del gruppo Milano Cortina 2026 di avere il posto assicurato al via della FESA Cup (parliamo dei due o tre atleti, più meritevoli), così come, giustamente, accade con il gruppo di Coppa del Mondo, per poi selezionare gli altri in base ai risultati. Altrimenti si rischia una differenza esagerata tra il l’ingresso in Squadra A, che diventa in questa maniera un autentico jackpot, e passare attraverso le forche caudine di mille selezioni, almeno per coloro che nella stagione precedente si sono messi particolarmente in luce, ottenendo top trenta o venti in Coppa del Mondo. A meno che non siano in scarsissime condizioni forma, questo è chiaro e forse anche inutile sottolinearlo. Ovviamente, chi andrà a Goms lo ha meritato in pista, ma mandare un contingente leggermente più ampio, ad esempio con otto uomini, come farà la Francia in questa prima tappa, non avrebbe danneggiato nessuno.
Altrimenti, un’altra opportunità, utile a tutti, sarebbe quella di dare delle possibilità di confronto pre stagionale in più, dal momento che non casualmente in Norvegia e Svezia si disputano ben tre gare per selezionare gli atleti, con distance in entrambe le tecniche, a differenza di quanto accade in Italia. Basterebbe far disputare un test a Livigno, a tutti coloro che non fanno parte della squadra A, la settimana precedente Santa Caterina, coinvolgendo nazionali e corpi sportivi, almeno si avrebbe più di un confronto, senza portare tutti a giocarsi la qualificazione in una sola gara, scegliendo una sola tecnica.

Ciò che ci preme di più è però la questione "sprinter", perché coloro che sono rimasti fuori dalla convocazione rischiano di vedere già la propria stagione pregiudicata
, a meno che non vi sia un cambiamento di criteri o non ottengano risultati positivi nelle distance. Quali altre occasioni hanno? Il calendario della nostra Coppa Italia Rode non corrisponde a quello della FESA Cup. Paradossalmente, nelle prossime due tappe si svolgeranno solo distance sia a skating (finalmente) che a classico, ma la successiva tappa di FESA Cup a St Ulrich prevede sprint a skating e distance a classico. Vi sarà poi Oberwiesenthal a inizio gennaio, sempre sprint a skating, mass start a skating e individuale a classico. Peccato che il calendario italiano non preveda altre occasioni di confronto nazionale per gli sprinter prima del 13 gennaio, a Slingia! Quindi, o si cambiano in corsa i criteri e si opta per una scelta tecnica, oppure si organizza almeno una sprint prima di Oberwiesenthal, anche un semplcie test. Questo perché, con l’attuale calendario, uno sprinter che vince a Slingia si qualifica per la successiva FESA Cup, che è a metà febbraio a Jakuszyce, ma non prevede alcuna sprint! Insomma se il criterio per andare in Coppa del Mondo è di ottenere un risultato in FESA Cup, come giusto che sia, quando possono avere almeno una possibilità di qualificarsi per il circuito maggiore gli sprinter che non saranno a Goms? Paradossalmente l’altra sprint di FESA Cup è in programma direttamente a Premanon il 15 marzo, a buoi già scappati.

Sia chiaro, siamo consapevoli che accontentare tutti e trovare il calendario perfetto è molto complicato, anche perché poi ci sono le località organizzatrici, le difficoltà alberghiere, le piste e tanto altro, ma pensiamo che sarebbe il caso di correre comunque ai ripari, almeno per rispetto del lavoro svolto da questi atleti, senza chiedere loro di far risultato in una distance per qualificarsi ad una sprint, cosa sempre possibile, sia chiaro.
I CONVOCATI
FESA CUP SENIOR
Donne
Cristina Pittin (1998 – Esercito)
Martina Di Centa (2000 – Carabinieri)
Nicole Monsorno (2000 – Fiamme Gialle)
Federica Cassol (2000 – Esercito)
Sara Hutter (2001 – Fiamme Oro)
Nadine Laurent (2003 – Fiamme Oro)

Uomini
Giandomenico Salvadori (1992 – Fiamme Gialle)
Martin Coradazzi (1998 – Esercito)
Giovanni Ticcò (2000 – Fiamme Oro)
Alessandro Chiocchetti (2001 – Fiamme Gialle)
Andrea Zorzi (2003 – Esercito)
Giacomo Petrini (2003 – Sesvenna)
FESA CUP JUNIOR
Donne
Iris De Martin Pinter (2004 – Carabinieri)
Maria Gismondi (2004 – Fiamme Oro)
Virginia Cena (2004 – Fiamme Gialle)
Manuela Salvadori (2004 – Fiamme Oro)
Beatrice Laurent (2005 – Fiamme Giale)
Uomini
Aksel Artusi (2004 – Esercito)
Teo Galli (2004 – Sporting Livigno)
Davide Ghio (2004 – Fiamme Gialle)
Gabriele Rigaudo (2004 – Fiamme Oro)
Gabriele Matli (2005 – Fiamme Gialle).

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