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Biathlon – Atleti svedesi dall’IBU Cup costretti ad atterrare a Verona e senza carabine, Elvira Öberg “Non sono gelosa di loro”

I tre biathleti svedesi "provenienti" dall’IBU Cup hanno subito complicazioni non indifferenti nel viaggio da Kontiolahti a Hochfilzen. Sara Andersson, Anton Ivarsson ed Emil Nykvist hanno avuto un lungo viaggio verso l’Austria, dove domani si svolgerà la sprint di Coppa del mondo sia femminile che maschile, che aprirà la seconda tappa.
Dopo un viaggio caotico causa condizioni meteo difficili, sono finalmente arrivati. Le armi, però, purtroppo non ci sono. "Uno dei viaggi più difficili che abbia mai fatto", dice Sara Andersson. Nel fine settimana hanno disputato la IBU Cup a Kontiolathti in Finlandia e lunedì hanno cominciato il viaggio verso l’Austria, ma problemi con i treni, voli cancellati e un aereo che doveva andare a Innsbruck ma è invece atterrato a Verona hanno messo un freno alla situazione.
Alle 17 di oggi (giovedì 7 dicembre) sono finalmente arrivati ​​a Hochfilzen dopo aver preso il treno da Verona Porta Nuova fino a Innsbruck. I fucili però non sono con gli atleti svedesi, ed è dettaglio importante. "Non sono gelosa e soprattutto mi dispiace per loro. Dovevano arrivare lunedì", dice Elvira Öberg da una soleggiata Hochfilzen a SVT Sport nel pomeriggio odierno. "Spero che abbiano il tempo di portare qui il materiale e quantomeno di fare qualche serie prima della gara", dice Linn Persson poche ore prima che i tre biatleti si unissero alla squadra.
Chiaramente, gareggiare con le armi di riserva, non è l’ottimale in quanto le carabine sono costruite per l’esigenza dell’atleta. "C’è un’enorme differenza con le armi di riserva. Le carabine sono adattate in modo molto individuale laddove sono state trascorse molte ore su di esse. Con un’arma di riserva è difficile", riflette Elvira Öberg. Secondo Emma Höglund della federazione biathlon c’è una certezza del 90% che i fucili arriveranno nella serata odierna

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