Una domenica sportiva incredibile per gli sport invernali francesi, che hanno visto il trionfo al femminile di Lou Jeanmonnot nel biathlon, Chloé Trespeuch nello snowboard e Joséphine Pagnier nel salto con gli sci. Quest’ultima, in particolare, ha lanciato nella maniera migliore il suo inverno di Coppa del Mondo arrivando seconda sul Normal Hill di Lillehammer nella giornata di sabato, antipasto della gara sul Large Hill di domenica dove ha sbaragliato la concorrenza con una prestazione magnifica che le consente di portare la Francia sul tetto di una disciplina in cui i francesi hanno faticato negli ultimi anni e, nel suo piccolo, di affrontare il resto della stagione sicuramente con maggiore serenità.
Una vittoria in un contesto storico come la collina in cui si sono svolti i mitici Giochi Olimpici del 1994 che ha sorpreso in molti, diretta interessata compresa.
«Onestamente, mi aspettavo tutt'altro» ha ammesso a Nordic Magazine «Nel round finale, quando sono atterrata, sapevo nel profondo di aver vinto. Avevo visto la linea e sospettavo di essere davanti. Non si è mai sicuri, ma l'emozione è stata tanta quando ho visto che ero ufficialmente prima. Ho fatto fatica a crederci.»
«Non era inaspettato perché sapevamo che sarebbe stata in grado di tornare sul podio, ma, dopo la stagione difficile dello scorso anno, non ci aspettavamo questi risultati all'inizio della stagione» ha poi dichiarato invece Etienne Gouy, direttore delle squadre francesi. «Ciò che è molto incredibile è che cambiando trampolino lei cavalca l'onda rimanendo su quello che doveva fare.»
Una vittoria, quella della 21enne di Chaux-Neuve che, in Francia, fa già partire paragoni con Coline Mattel, fino a ieri unica francese a vincere in Coppa del Mondo e da cui Pagnier conferma di trarre grande ispirazione: «È un esempio per tutto il salto con gli sci francese. È chiaro che vincere come lei dà molta emozione. In fondo ci ho sempre creduto, ma tra crederci e realizzarlo c'è un'enorme differenza.»
Una gara, quella di domenica, affrontata senza alcuna pressione grazie al podio conquistato il giorno prima. «Il mio fine settimana è stato già più che positivo, avevo portato a termine il lavoro. È stata un'altra giornata pazzesca di salti in condizioni perfette con il sole, -20°C. Lo adoro e mi sono divertito! È stato davvero bello raggiungere quasi quel flow ideale, non ci sono andata troppo lontano.»
I due ottimi piazzamenti delle prime gare della stagione consentono inoltre alla giovane saltatrice di andare al comando della classifica generale... e di indossare il pettorale giallo fin da subito, ancor prima di salire sul podio. Un momento, questo, che l’ha sopraffatta dall’emozione. «Sono crollata un po’ quando me lo hanno dato! Era un mio sogno» ammette «Da bambina guardavo la Coppa del Mondo di Combinata Nordica a Chaux-Neuve e vedevo Jason Lamy-Chappuis con il pettorale giallo. È davvero bello che sia mio.»